Unicomal, da 20 anni contro Malpensa. «E non è finita»

Unicomal comitati contro Malpensa

MALPENSA – Iniziava esattamente vent’anni fa la battaglia di Unicomal contro l’espansione di Malpensa 2000, una sigla che riuniva tutti i comitati che nel frattempo erano sorti spontaneamente sul territorio per contrastare l’aumento di sorvoli generato dall’apertura del Terminal 1. L’anniversario è stato celebrato oggi 5 dicembre – nella sede all’interno della Cuac di Gallarate – con una targa e una mozione. La prima per Beppe Balzarini, storico presidente di Unicomal, come riconoscimento per l’impegno svolto sempre in prima linea, la seconda allegata a una lettera che verrà inviata a tutti i sindaci dell’intorno aeroportuale affinché venga portata in approvazione nei rispettivi consigli comunali.

Siamo già andati oltre

«Il nostro territorio interessato dalla costruzione di Malpensa 2000 ha subito notevoli trasformazioni», ha detto Balzarini, al tavolo insieme a rappresentanti provenienti dall’area piemontese (rappresentati dall’avvocato Ferruccio Gallanti), da Coarezza di Somma Lombardo, Golasecca, Arsago, Gallarate, Casorate, Lonate e da tanti altri Comuni che subiscono gli effetti della presenza dell’aeroporto. «Non è più concesso di indugiare: siamo già andati oltre. E’ tempo di un’azione comune e compatta di tutti per garantire che il nostro territorio possa essere salvaguardato e tutelato per quella parte che ancora non è stata toccata dai massicci interventi e per assicurare da subito quei controlli, indagini e verifiche sulla sicurezza e tutela della salute».

Unicomal comitati contro Malpensa

Effetti lesivi

La proposta di mozione verrà inviata ai nove sindaci del Cuv, ai piemontesi, all’area del Castanese e ai Comuni di seconda fascia a nord di Malpensa, il cosiddetto Cor2. Ricordando «gli effetti lesivi nei confronti del territorio e delle popolazioni lombardo-piemontesi» (nel documento vengono indicati il rumore aereo, l’inquinamento acustico e ambientale, il consumo di suolo, la viabilità sconvolta, i danni alla flora e fauna del Parco del Ticino) e le numerose leggi promulgate negli anni ma – secondo gli anti-malpensisti – rimaste disattese, Unicomal chiede che i Comuni si facciano promotori con gli enti superiori affinché ogni nuovo ampliamento di Malpensa venga sottoposto a Valutazione ambientale strategica. Pretendono inoltre la pubblicazione di tutti i dati giornalieri sul rumore degli aerei, la Vis (Valutazione di impatto sanitario) e un’indagine epidemiologica sulla salute dei cittadini. «Il Linate Bridge – concludono – non deve essere considerato il test per un’ulteriore espansione di Malpensa. Con 25 milioni di passeggeri l’aeroporto è già andato ben oltre il suo massimo sviluppo».

Unicomal comitati contro Malpensa – MALPENSA24