Valganna, un campo da calcio sul lago di Ghirla. I Verdi di Varese si oppongono

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VALGANNA – Dopo le critiche sugli interventi in via Selene, i Verdi di Varese puntano i riflettori su un altra tematica ambientale in provincia, proprio nel comune della Valganna.«Vogliamo esprimere il nostro totale dissenso contro la decisione dell’amministrazione di costruire un campo da calcio sulle sponde del lago di Ghirla. Il sindaco Jardini deve fermarsi», dicono.

Un’imponente “palazzina” sul lago di Ghirla

«E’ il Comune stesso di Valganna a descrivere il suo territorio come una valle verdissima, affascinante e pressoché incontaminata», esordiscono i Verdi di Varese. «Peccato che poi il sindaco Bruna Jardini abbia approvato la costruzione di un campo di calcio a 7 protetto da una gabbia di metallo lunga decine di metri e alta quanto una palazzina di un piano. Proprio sulle sponde del lago di Ghirla», denunciano.

Il campo da calcio disturberà la natura

«Com’è possibile che un’iniziativa del genere sia compatibile con la natura circostante? », si chiedono i Verdi. Auspicandosi poi che si siano fatte tutte le valutazioni di impatto ambientale per capire se l’infrastruttura impatterà su «quella che è storicamente la destinazione d’uso dei laghi, e cioè la ricerca di pace e serenità da parte delle famiglie».

Basta consumare terreni verdi

Ma la vera domanda è perché costruire il campo proprio in quel punto? «Esiste una necessità per cui gli sportivi debbano poter giocare in strutture collocate solo ed esclusivamente in riva al lago?». I Verdi se la prendono poi direttamente con il primo cittadino Jardini. «Bisognerebbe costruire su aree dismesse, che sono numerose nel Comune di Valganna, e non consumare ulteriore suolo».  Problema che  vede la Lombardia occupare lo spiacevole podio d’onore nella classifica nazionale. «E che oggi procede incessante alla velocità di 2 metri quadri al secondo».

Il sindaco Jardini deve fermarsi

Ecco quindi l’appello finale dei Verdi di Varese. «Ci aspettiamo che il sindaco si fermi, e rifletta se davvero valga la pena di andare avanti con una delibera di questo genere o se invece non sia opportuno lanciare un messaggio di  tutela, di conservazione e di garanzia ai suoi cittadini. Che devono poter contare sulla sopravvivenza dell’ambiente naturale che li circonda».

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