Varese 2.0: «Su via Selene è scoppiata la bomba, ma non era nostra intenzione»

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VARESE – “Abbiamo sollevato un cinema che nemmeno noi ci aspettavamo. Ma non era nostra intenzione”. E’ questo in sintesi il comunicato di Varese 2.0 sull’assai dibattuta questione di via Selene. E se il gruppo civico che fa riferimento al vicesindaco Daniele Zanzi da un lato stoppa le polemiche sull’argomento, dall’altro tira “palle incatenate” un po’ contro tutti: contro chi ha disquisito sull’argomento, contro chi prima ha detto e poi ha rettificato e contro chi, invece, non ha detto proprio nulla. Salvando solo il consigliere Luca Paris.

La nota

E proprio questa volta che non avevamo la benché minima intenzione di sollevare questioni, è scoppiata la bomba, tanto da farci persino credere che l’incidente lo si voglia cercare per davvero.

Il Movimento Civico Varese 2.0 si è unito ad un coro eterogeneo di voci (Direttore Varese News, I Verdi, il Consigliere PD Luca Paris, l’Associazione MareVivo, per fare alcuni dei nomi che si sono esposti esplicitamente) che chiedevano, semplicemente, di prestare attenzione e di dare trasparenza, perché nulla vi è da nascondere, sui lavori dell’ex area Malerba che coinvolgono la “famigerata” Via Selene.

Tanto non implodiamo

Lasciando perdere le pretestuose dichiarazioni dell’opposizione che hanno il tanto legittimo quanto patetico scopo di vedere fantomatiche implosioni della maggioranza, vorremmo soffermarci, tuttavia, su alcuni interessanti particolari che ci inorgogliscono, perché, pur piccoli e un pò guasconi (insolenti direbbe qualcuno), continuiamo ad esprimere il nostro ruolo autenticamente civico.

Quanti dietro front

Infatti, per il solo fatto di esserci aggiunti a questo coro, precisando che, senza chiarimenti e risposte, avremmo potuto fare quello che abbiamo sempre fatto da quando siamo nati, ovvero coinvolgere la cittadinanza con iniziative sul posto (e Dio sa quante volte ci siamo riusciti), è scattata la gara delle precisazioni e dei distinguo e persino dei dietrofront. Siamo stati persino “accusati”, insieme a qualcun altro, di cercare visibilità mediatica a scopo elettorale.

Alcuni “scudieri di partito” si sono affrettati a precisare quanto quel progetto sia importante per la cittadinanza e come il suo iter amministrativo sia nella norma, excusatio non petita perché nessuno lo ha mai messo in dubbio; altri hanno dichiarato la loro “incondizionata fedeltà” al Sindaco (scrivendo o sottoscrivendo comunicati, magari distanti centinaia di chilometri, potenza dello smart working… ).
Tutto legittimo, ci mancherebbe, ben scritto e persino normale, si potrebbe dire, in un dibattito dialettico e civile.

Ma ci sono un paio di cose da sottolineare e, con il coerente spirito che ci ha sempre contraddistinto, le diciamo apertamente, facendoci persino seri, perché i destinatari sono di prim’ordine e meritano tutto il rispetto possibile.

Il ruolo dei verdi

Che una forza, come i Verdi varesini, di recentissima costituzione, a cui il Movimento Civico Varese 2.0 guarda con grandissimo interesse per indubbie affinità, se ne esca – citiamo qui sotto testualmente – con queste affermazioni lo troviamo francamente un po’ demoralizzante.

“…Nei giorni scorsi abbiamo purtroppo avuto modo di verificare come un nostro intervento molto pacato e
propositivo sulla vicenda di via Selene, che poneva delle domande a nostro parere doverose, sia stato in parte utilizzato per creare delle inutili e fantasiose polemiche politiche. A tal proposito ci preme sottolineare che i Verdi della città di Varese non si prestano e non si presteranno a tali “liturgie” che riteniamo vecchi retaggi di una politica che invece vogliamo cambiare con il nostro contributo costruttivo basato su fatti, idee e progetti di lungo termine…”

Non è chiaro se, in un linguaggio molto politichese, vogliano coinvolgere il Movimento Civico Varese 2.0 in questa affermazione, tuttavia ci fa piacere ricordare:

  • Che le liturgie e i vecchi retaggi della politica a cui si fa riferimento, Il Movimento Civico Varese 2.0 li ha sempre combattuti, fin dal nostro insediamento, magari con alterne fortune e in alcuni casi,
    mea culpa, troppo debolmente. Ma non siamo minimamente avvicinabili a simili logiche.
  • Che ci auguriamo che la loro “rettifica” non sia un riallineamento obbligato e richiesto proprio da quelle logiche che si dice di voler cambiare.

Le nuove maggioranze

E le nuove maggioranze che si starebbero disegnando – sulle quali non abbiamo ancora avuto risposte dal PD, eccetto ultimatum di partecipazione a scatola chiusa – non sono propriamente il segno del cambiamento sperato.

Di tutto abbiamo bisogno in queste situazioni, tranne che di distinguerci e di dividerci. Le battaglie per l’ambiente sono di tutti e non è che, chiamandosi Verdi, se ne ha l’esclusiva o si possono vantare maggiori diritti.

Il silenzio dell’assessore

Il silenzio dell’assessorato all’Ambiente. Giuste o sbagliate che siano queste richieste di maggiore chiarezza, ci saremmo aspettati una parola. Noi del Movimento Civico Varese 2.0 lo avevamo chiesto sia ad Andrea Civati che a Dino De Simone. Solo il primo ha dato, pubblicamente, un segnale.

Forza Paris

Ci permettiamo, infine, augurandoci di non metterlo troppo in imbarazzo, di esprimere uno speciale ringraziamento al consigliere comunale Luca Paris per la determinazione che sta mettendo in questa vicenda, dove le parole chiave non sono visibilità personale, come qualcuno vuol far credere, ma trasparenza ed informazione ai cittadini.

Ribadiamo che non gli mancherà il nostro supporto, a cominciare dalla richiesta di convocazione congiunta delle Commissioni Programmazione e realizzazione opere pubbliche, Ambiente ed Urbanistica, per un chiarimento ampio e definitivo.

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