«Famiglie in crisi, finiti i fondi». L’appello del parroco di Arsago e Casorate

ARSAGO SEPRIO – Le parrocchie di Arsago Seprio e Casorate Sempione chiedono l’aiuto della comunità per aiutare la comunità. Non è un gioco di parole, ma una pubblica richiesta fatta dal parroco, don Giuseppe Bai per risollevare la situazione in cui versa il progetto “Famiglie che si prendono cura”, ormai priva di risorse. Si tratta di un’iniziativa promossa dalle Caritas dei due Comuni, e realizzata con il supporto della comunità pastorale che riunisce le rispettive parrocchie per sostenere le famiglie in difficoltà. «Non abbiamo più fondi», si legge in una comunicazione firmata dal sacerdote. E lancia quindi un appello: una raccolta straordinaria.

Il progetto

Un sistema già all’attivo da tempo. «In genere non girano soldi, ma si usa fare beneficenza con prodotti di altro genere, come gli alimenti», ha poi raccontato don Giuseppe. «Ma a causa della crisi legata all’emergenza Covid, le Caritas sono intervenute con contributi in denaro per pagare affitti o bollette». Se non fosse che in questo periodo la richiesta è stata più alta delle possibilità, e le casse si sono quasi completamente prosciugate. «Generalmente viene stabilito una specie di “patto” per responsabilizzare la persona aiutata, che si impegna a restituire qualcosa, anche una parte di quanto ricevuto. Ovviamente secondo le possibilità e senza alcun interesse». L’unico motivo per cui si utilizza questo metodo è «per sfruttare tutto ciò che rientra, così da potere essere riutilizzato e girato ad altre persone in difficoltà», ha specificato. Col denaro, purtroppo, non ha funzionato. E quindi arriva la richiesta d’aiuto.

Una risposta positiva

Il metodo aveva spinto le due Caritas – di Arsago e Casorate – a ripensare a questo fondo. O comunque a rivedere il sistema, evitando di usare i soldi come risorsa per aiutare le persone. Ma il prevosto non è d’accordo. Da qui la comunicazione per raccogliere fondi. «Abbiamo bisogno di una mano: ho pensato di mettere una bussola delle offerte nelle chiese parrocchiali e di avvisare i cittadini con una comunicazione sui social e sul sito “Comunità pastorale Santi Paolo e Barnaba” per avere un contributo». E sembra funzionare. «La collettività ha risposto bene e già la scorsa domenica siamo riusciti a raccogliere un po’ di soldi per portare avanti l’iniziativa». E conclude così: «Ora vediamo come va: spero che la gente prenda a cuore l’iniziativa».

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