Ernest, non è finita: c’è un Piano di rilancio. Primo volo a metà dicembre

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MALPENSA – Non è ancora finita l’avventura tra i cieli di Ernest, compagnia aerea basata a Malpensa a terra dallo scorso 13 gennaio per la sospensione della licenza. Il colpo di coda arriva attraverso un Piano di rilancio mirato a trasformarla in un vettore aereo regionale italiano operante con un’ampia flotta di proprietà di nuovi Atr72-600.

Il rilancio di Ernest

E’quanto emerge dall’incontro che si è tenuto lo scorso 5 agosto in videoconferenza tra Chady El Tannir, presidente e Ceo della compagnia, e i sindacati. Per evidenti ragioni, la compagnia aveva chiesto riservatezza agli interlocutori, e invece il verbale è stato divulgato. Si legge: «Il Management aziendale ha concentrato gli sforzi su un cambio di business model anche a seguito dei nuovi scenari riguardanti il trasporto aereo nazionale, europeo e mondiale: contrazione passeggeri, contrazione dell’offerta e buona tenuta del mercato nazionale. Il nuovo piano, supportato a livello tecnico da attori importanti, determina un cambio di “pelle” della Ernest che andrà a costituirsi come nuovo vettore aereo regionale italiano operante un’ampia flotta di proprietà di nuovi Atr72-600. Il progetto, ambizioso, ha ricevuto e continuerà a ricevere il supporto del Governo italiano, finalizzato a sostenere l’intera filiera dell’industria dell’aviazione italiana e a supportare la ripresa dell’economia regionale italiana, vitale per la ripartenza e il superamento della crisi economica causata dall’attuale pandemia Covid-19».

Dagli Airbus agli Atr

La flotta di Ernest non sarà più composta dunque da Airbus A320 bensì da aerei più piccoli, gli Atr, aeromobile italo-francese, di proprietà al 50% del Governo italiano tramite Leonardo e costruito in gran parte in Italia. Nel dettaglio, il Piano si comporrà di 16 nuovi aeromobili Atr72-600 che verranno acquistati nell’arco di 4 anni. Il progetto di rilancio di Ernest prevede destinazioni regionali domestiche ed internazionali e opererà su aeroporti regionali oggi sottoutilizzati, sviluppando il business e il turismo domestico. Tutti gli aeromobili saranno immatricolati in Italia portando un beneficio anche ad altre realtà nazionali. Le rotte, che saranno nella sua totalità oltre 70, e che al momento non vengono diffuse per questioni di riservatezza, sono in massima coesione e in completa assenza di contrasto con il network Alitalia e di Trenitalia.

Lontano da Malpensa

Il piano prevede il totale assorbimento del personale Ernest attualmente in cassa integrazione e richiederà, a regime, l’integrazione con altro personale. Il piano sarà finanziato da un fondo di investimento con il benestare del governo italiano che considera il progetto strategico. A giorni è attesa la lettera di intenti dell’investitore (che verrà visionata dai sindacati), documento che supporterà, insieme al progetto, la richiesta di proroga dei termini di presentazione del concordato preventivo ed il Piano operativo al Tribunale di Milano. Il rilancio di Ernest sarà lontano da Malpensa, da sempre la sua casa. Le nuove basi operative saranno, nell’ordine, Fiumicino, Bergamo, Parma, Ancona, Bari.

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