Varese, Fabio Lunghi: «Dopo il rimbalzo un altro stop per le nostre imprese»

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Fabio Lunghi

VARESE – La situazione economica illustrata nel dettaglio dal presidente di Camera di Commercio è davvero pesante: tra i settori più colpiti c’è sicuramente quello del turismo, che ha pagato dazio anche dopo la fine del primo lockdown e le ore di cassa integrazione utilizzate da inizio anno sono arrivate a 51 milioni. Due alert da non sottovalutare. Però, come ha sottolineato il presidente di Camera di Commercio Fabio Lunghi, «questa crisi è ben diversa da quella del 2008. E la conferma arriva dal fatto che dopo il primo lockdown c’è stato un rimbalzo».

Durante la conferenza stampa di questa mattina, mercoledì 18 novembre, si è parlato anche del quadro economico che, dopo lo stop della primavera ha registrato una ripresa, per poi tornare a fermarsi con il nuovo lockdown autunnale. Anche se questa seconda serrata è ben differente dalla prima. Lunghi ha snocciolato slide e dati, ha dettagliato gli sforzi economici messi in campo dall’ente camerale per sostenere le imprese e ha parlato delle grandi difficoltà dei Malpensa sul fronte del trasporto passeggeri, «Sea stima un ritorno ai numeri pre Covid solo nel 2024» e ha spiegato che questa crisi non è come quella del 2008, «appena le imprese possono riprende i motori torneranno a girare», confortato anche dai grafici dell’andamento post primo lockdown.

Tanti segni meno

Tra luglio e settembre, l’indice di produzione del manifatturiero varesino è tornato a crescere rispetto al trimestre precedente, anche se in discesa su base annua. L’analisi dell’Ufficio Studi e Statistica di Camera di Commercio, basata sull’indagine congiunturale di Unioncamere Lombardia che ha intervistato 288 imprese della nostra provincia, evidenzia per il terzo trimestre 2020 un miglioramento: da -23,2% a -7,4% nell’industria e da -24,1% a -8,5% nell’artigianato. «Un aspetto da rilevare è che – dice il presidente Fabio Lunghi –, se in occasione della crisi finanziaria del 2008 la caduta in campo negativo si era protratta per ben sei trimestri, questa volta il sistema ha dimostrato di essere maggiormente reattivo.

Dopo mesi in cui ha messo in gioco la propria capacità di resilienza, si è riattivato nel corso dell’estate senza esitazioni». Inoltre, una certa ripresa della dinamica imprenditoriale, già visibile a maggio, ha trovato conferma soprattutto a settembre, quando si sono registrate 283 nuove imprese a fronte di 154 cessazioni d’attività, e a ottobre, dove i dati parlano di 337 aziende nate e 236 chiuse.

Mobilità cartina tornasole

L’ondata autunnale della pandemia, manifestatasi sul nostro territorio ancor più forte che a marzo, ha poi dato un nuovo stop a questo rimbalzo. Due indicatori possono essere presi come variabile chiave di quello che sta succedendo: la circolazione dei veicoli e il transito pedonale. Sin da metà ottobre, hanno iniziato a mostrare una certa diminuzione. Secondo il report giornaliero di Apple, che registra gli spostamenti attraverso i cellulari, nella prima settimana dopo il Decreto del 4 novembre, in Regione Lombardia il traffico è sceso dall’80% al 50%, rispetto ai dati precedenti all’esplosione della pandemia. Situazione, comunque, meno impattante nel confronto con quella del primo lockdown, quando il transito crollò al 15% nelle settimane più difficili di aprile.

Cassa alle stelle

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, come conseguenza del blocco dell’economia, ad aprile non sono stati rinnovati numerosi contratti a termine, poi riattivati in particolare a giugno. A settembre si è registrata un discreta dinamica, ma in rallentamento rispetto allo scorso anno. I livelli di disoccupazione al momento sono contenuti dagli ammortizzatori sociali e dal blocco dei licenziamenti. Venendo alla cassa integrazione, in provincia di Varese, complessivamente, sono state autorizzate 51 milioni di ore tra gennaio e settembre, mentre dal 23 febbraio al 25 settembre nella Cig Covid sono stati coinvolti l’11,6% dei lavoratori e il 15,5% delle imprese.

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Per ciò che riguarda l’export, in attesa dei dati relativi al terzo trimestre, nei primi sei mesi dell’anno il valore del commercio verso l’estero varesino ha raggiunto i 4 miliardi e 216 milioni di euro (-15,6% rispetto allo stesso periodo 2019).

#Restart

Intanto, un riscontro positivo della capacità delle imprese varesine di rialzarsi giunge dall’esito dei bandi aperti da Camera di Commercio all’insegna dell’hashtag #RESTART. «Il numero delle domande ricevute, per progettualità che toccano ambiti differenziati, sottolinea lo sforzo d’innovazione delle nostre imprese – continua Lunghi –. Avevamo messo a disposizione del sistema economico varesino 4 milioni e 700mila euro, considerando anche le risorse frutto della sinergia con Regione Lombardia. Le richieste delle aziende ci hanno indotto a decidere, con un grande impegno, un rifinanziamento di un milione e mezzo di euro. Vogliamo garantire un contributo a tutti quegli operatori economici che avevano presentato domanda nei modi e nei termini corretti. Risorse che, complessivamente, hanno dato vita a investimenti per 1 milione 800mila euro mentre il valore dei finanziamenti generati con le misure a sostegno del credito è stato di 26 milioni».

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Il tutto nella consapevolezza che le vicende degli ultimi giorni hanno cambiato profondamente lo scenario ed è indispensabile un nuovo sforzo di vicinanza al sistema economico per ripartire sulla base di un impegno condiviso: «Come Camera di Commercio – conclude il presidente Fabio Lunghi –, siamo di nuovo pronti a fare la nostra parte a supporto delle imprese e degli operatori economici. Garantiamo ancora una volta il nostro impegno, stando vicini ad artigiani, commercianti, industriali e agricoltori per rimettere in moto l’ingranaggio».

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