VARESE – «Quella di Varese e una provincia complessa con una criminalità complessa. Ci sono criticità su cui tenere alta la guardia, soprattutto per quanto riguarda lo spaccio di sostanze stupefacenti e le truffe ai danni degli anziani. Ma nel complesso il quadro complessivo indica una società sana e moderna, un’imprenditoria attiva e una pubblica amministrazione presente. La nostra provincia ha un corpo sano che non si fa minare dalla malattia». E’ il quadro tracciato dal questore di Varese Giovanni Pepè questa mattina in occasione del 167esimo anniversario della Polizia di Stato. Presenti alla cerimonia svoltasi oggi, mercoledì 10 aprile, in Camera di Commercio a Varese, tutte le autorità militari e civili del territorio.
Oltre 800 arresti e 3mila denunce
La questura varesina, anche attraverso i commissariati, ha compiuto negli ultimi 12 mesi 800 arresti e ha denunciato 3mila persone responsabili di altrettanti reati. Numeri impressionanti. Le persone arrestate sono state esattamente 818, quelle denunciate a piede libero 3033, di cui ben 640 quelle denunciate per guida in stato di ebrezza, 62 per guida sotto influenza di stupefacenti. Ventidue le persone denunciate per guida senza patente. Durante i pattugliamenti su strada sono state identificate 107.691 persone e controllati 22.784 veicoli. Sono state invece 4.123 le denunce acquisite, 753 i documenti falsi sequestrati, 9.721 i controlli alla frontiera. Sono state inoltre 71 le persone accompagnate alla frontiera, 43 gli accompagnamenti presso i centri di permanenza per rimpatri. La polizia inoltre ha svolto 411 servizi di ordine pubblico, 2.081 servizi di vigilanza in stazione, 1.663 servizi di scorta treni, 4.051 treni scortati e 24.996 controlli in area aeroportuale. Per quanto riguarda i provvedimenti, sono stati emessi 112 fogli di via obbligatorio, 57 avvisi orali, 22 ricorsi gerarchici presentati. Non sono mancati i daspo (11 casi), la sorveglianza speciale (5), gli ammonimenti per atti persecutori (7). Sei invece sono stati gli ammonimenti per atti di cyberbullismo, una piaga che colpisce soprattutto gli adolescenti, mentre sette sono stati quelli per violenza domestica. La polizia nell’ultimo anno ha sottoposto 14 persone agli arresti domiciliari, 31 all’obbligo di firma, 49 sono stati affidati in prova ai servizi sociali, mentre 31 persone sono state sottoposte ad obbligo di firma. Effettuati, inoltre, 2370 foto segnalamenti, 180 sopralluoghi di polizia scientifica: otto le persone identificate mediante impronte. Sul fronte immigrazione sono stati 531 gli ordini del Questore ad abbandonare il territorio nazionale, mentre sono stati 795 i richiedenti protezione internazionale. Sono stati 141 i riconoscimenti di asilo politico, 137 quelli per motivi umanitari. Sul fronte documenti sono stati rilasciati 21.150 passaporti, 876 i rilasci e rinnovi di porto di fucile ad uso tiro a volo, 65 le autorizzazioni per oggetti preziosi.
Premiati i poliziotti che maggiormente si sono distinti
Il questore oggi ha messo il dito in particolare sulla «Piaga dello spaccio di stupefacenti. Con la droga sempre più vicina alle scuole – ha detto Pepè puntando poi sull’altra questione a livello provinciale – Le truffe ai danni degli anziani. Si tratta di un reato odioso, che pone la vittima in uno stato di sconforto al di là del danno materiale subito. In questo campo l’attività costante che abbiamo messo in opera ha evitato il peggio, ma serve più coinvolgimento da parte di tutti. Per questo puntiamo sempre più sulla prevenzione». Durante la cerimonia sono stati quindi consegnati i riconoscimenti. Encomio solenne è stato conferito all’assistente capo Alessandro Gucciardi; encomio al sovrintendente capo Enzo Di Vito, all’assistente capo coordinatore Cosimo Ricchiuti e all’agente scelto Manuel Domenico Riggi; infine, è stata assegnata la lode al sostituto commissario Mirco Barban, al sovrintendente capo Luca Manfredi, al sovrintendente capo Luigi Ianniello, all’assistente capo coordinatore Simona Matano, all’assistente capo Carlo Cripa e all’agente scelto Emilio Pisacane .
