Varese, bloccati dopo un tentativo di fuga: in auto avevano cocaina e una pistola

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VARESE – In fuga dopo essere stati intercettati dalle forze di polizia: in auto nascondevano droga e una pistola. Due in manette. La sera del 13 agosto, verso le ore 21, gli agenti del comando di polizia locale del Medio Verbano impegnati in un servizio di controllo del territorio,hanno notato una piccola utilitaria con due uomini a bordo che viaggiava a bassissima velocità tra le strade di Cittiglio. Quasi che chi si trovava in auto stesse cercando qualcuno nel buio. Gli agenti hanno così deciso di controllare la situazione intimando l’alt della macchina sospetta.

Nel marsupio un arma clandestina

Il conducente dell’utilitaria ha tentato inizialmente una fuga ma è stato subito fermato dagli agenti vicino all’ospedale di Cittiglio. Durante le fasi dell’identificazione, gli agenti, inoltre, hanno notato un certo nervosismo. I due, un italiano di 30 anni e un cittadino albanese in Italia da pochi giorni e senza fissa dimora, cercavano di distrarre l’attenzione degli operatori di polizia senza però riuscirci. Gli agenti, sempre più insospettiti, hanno perquisito la strana coppia trovando dentro un marsupio portato a tracolla dall’italiano una pistola semiautomatica calibro 7,65 con matricola abrasa, con relativi caricatore e proiettili. Il ragazzo di nazionalità albanese, invece, nascondeva una modica quantità di cocaina suddivisa in palline, pronta per essere venduta al dettaglio. Inoltre, i due avevano in tasca contanti per circa 2.400 euro suddivisi in banconote di piccolo taglio. Gli ulteriori elementi acquisiti, emersi anche dalla scoperta di alcuni taccuini pieni di appunti, oltre ai messaggi trovati sui cellulari dei due, hanno convinto gli inquirenti, che hanno lavorato con il supporto degli agenti della sezione antidroga della squadra mobile della questura di Varese, che i due altro non fossero che i gestori di un bel giro di spaccio locale.  La pistola, a quanto pare, sarebbe servita ai due per difendersi da eventuali aggressioni da parte di concorrenti o da tentativi di rapina da parte di clienti motivati a consumare senza pagare.

I due pusher rimangono in carcere

Entrambi sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di cocaina e porto abusivo di arma clandestina in concorso e, su disposizione del pm di turno, portati in cella. L’arresto è già stato convalidato: il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere per entrambi. L’attività investigativa ovviamente prosegue, al fine di identificare fornitori e acquirenti dello stupefacente ma, soprattutto, per risalire alla provenienza dell’arma e al suo eventuale utilizzo delittuoso, tramite specifiche analisi che verranno effettuate dal Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Milano. Continua, però, il grande impegno del personale della Polizia Locale del Medio Verbano che dai primi giorni di agosto e fino alla fine dell’anno hanno intensificato la presenza sul territorio garantendo la presenza di pattuglie nelle ore serali e notturne potenziando il personale in servizio con l’ausilio di collaboratori esterni dai comuni di Viggiù e Vergiate. L’attività svolta è mirata alla prevenzione e repressione dei reati oltre ad effettuare controlli di polizia stradale. Sono stati predisposti numerosi servizi di controllo sulla guida in stato di ebbrezza e per il rispetto dei limiti di velocità che verranno protratti fino alla fine dell’estate.

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