Varese, Galimberti: «La pista del ghiaccio provvisoria sarà permanente»

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VARESE – Provvisoria mica tanto. La pista del ghiaccio che l’amministrazione intende realizzare per sopperire alla chiusura e ai lavori di riqualificazione del PalaAlbani non sarà una struttura temporanea. Si farà nell’antistadio del Franco Ossola, sarà realizzata anche in prospettiva delle Olimpiadi invernali del 2026 e avrà una vita e un utilizzo molto più lungo del biennio preventivato per la durata del cantiere di via Albani.

La relazione del sindaco in consiglio

A relazionare sulla questione palaghiaccio che sta tenendo banco tra le società sportive rimaste senza una casa e in città è stato proprio il sindaco Davide Galimberti in apertura di consiglio comunale, riunitosi questa sera, giovedì 24 settembre a Palazzo Estense.

«La situazione in cui versa il palaghiaccio la conosciamo tutti e non la scopriamo certo noi – ha introdotto il primo cittadino – e questa amministrazione, dopo decenni, ha portato a compimento l’iter di riqualificazione dell’impianto sotto l’aspetto amministrativo ed economico. Il problema però è che il palazzetto dopo il Covid non ha più riaperto, tanto che stiamo discutendo con le società che lo utilizzano su quanto avremmo dovuto fare tra 12 mesi, ovvero quando avevamo programmato l’intervento». La pista sostitutiva appunto.

Provvisoria solo di nome

«La realizzeremo nell’antistadio – ha proseguito Galimberti – sarà una struttura sportiva vera e propria. Per intenderci non sarà la pista che viene messa in piazza Repubblica durante le feste di Natale. E questo comporta tempistiche differenti. Ma anche investimenti di altra portata». Insomma nulla di nuovo fin qui, poiché Galimberti di fatto ripete quanto aveva già detto in altre occasioni. Per poi tirare fuori dal cilindro la sorpresa: «La pista non sarà provvisoria. Vogliamo dare alla città una struttura che abbia una durata ben più lunga dei due anni necessari per rimettere a nuovo il palazzetto. La riflessione che stiamo facendo, infatti, è di prospettiva temporale più lunga e rispetto alle necessità del mondo sportivo varesino».

Non solo ghiaccio

Ghiaccio, ma non solo: «Al momento la necessità è la pista del ghiaccio, sia per il cantiere che avvieremo, sia in prospettiva Olimpiadi. Poi si faranno una serie di valutazioni, ovvero se mantenerla per soddisfare la domanda degli sport del ghiaccio, oppure “convertirla” come struttura in grado anche di ospitare eventi o concerti. O ancora come impianto utile a ospitare altre discipline sportive. Penso ad esempio a una palestra per la ginnastica artistica».

E proprio la versatilità che il sindaco ha tratteggiato parlando della pista provvisoria che non sarà tale è uno dei nodi non semplice da sciogliere. «Questa amministrazione sugli impianti sportivo ha investito molto e intende investire. Però vogliamo farlo con una visione complessiva e per questo occorre fare riflessioni più approfondite».

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