Varese, inaugurata la nuova tac spettrale in Radiologia dell’Asst Sette Laghi

Tac spettrale asst sette laghi

VARESE – La nuova tac appena installata al piano meno uno del monoblocco dell’ospedale di Circolo di Varese, nella sede della Radiologia, rappresenta una novità pressoché assoluta nel panorama di questi sistemi diagnostici. E’, infatti, la prima tac spettrale a essere installata in Italia in un ospedale pubblico grazie ad un investimento di circa 1 milione di euro interamente finanziato da Regione Lombardia.

La nuova tac

Rispetto ai sistemi tradizionali, la tac spettrale consente di rilevare nello stesso momento e senza successive esposizioni a raggi X le informazioni contenute in ogni singolo livello energetico del fascio radiante. Per fare un’analogia, è come disporre di un prisma ottico che suddivide un fascio di luce bianca nelle sue componenti energetiche (colori).

«Da varesino e da lombardo  – ha detto Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia –  sono orgoglioso che qui sia stato raggiunto questo traguardo tecnologico rappresentato dalla nuova tac. L’ospedale di circolo per ovvie ragioni è nel mio cuore e ogni volta conferma di essere un passo avanti come capacità di cura e come qualità dei servizi resi all’utenza».

Non dimentichiamo l’emergenza in corso

«L’emergenza in corso – precisa Gianni Bonelli, Direttore Generale di ASST Sette Laghi – non ci deve far dimenticare tutte le altre patologie. Mentre combattiamo la battaglia contro il Covid, l’azienda continua a strutturarsi per far fronte a tutte le necessità di cura della popolazione. Lo dimostra l’investimento su questa nuova Tac che è stato pianificato e realizzato in piena pandemia». «Da un punto di vista clinico – dichiara il professor Massimo Venturini (nella foto), direttore della Radiologia dell’ospedale di Circolo – la nuova apparecchiatura presenta molteplici vantaggi: dal miglioramento delle immagini vascolari, ad un incremento qualitativo dell’imaging oncologico in virtù di un migliorato contrasto tissutale e una riduzione del rapporto segnale/rumore». Nell’imaging muscolo scheletrico, inoltre, con le immagini spettrali è possibile identificare sostanze e componenti chimiche presenti nei tessuti (ad esempio i cristalli di urato monosodico delle articolazioni, ovvero la gotta). Sono possibili miglioramenti anche nell’imaging cardiaco e nell’imaging neurologico, dove è possibile procedere anche senza mezzo di contrasto e ottenere una migliore differenziazione della materia grigia e della materia bianca.

«La macchina – precisa il dottor Umberto Nocco, direttore Ingegneria Clinica di Asst Sette Laghi – è ovviamente dotata di tutti gli algoritmi di ultima generazione per ottenere immagini di elevata qualità a fronte di bassi ratei di dose irradiante erogati ai pazienti».

L’ambiente dove è stata installata la tac è stato abbellito con una riproduzione in grandi dimensioni di uno splendido scatto del fotografo Carlo Meazza al fine di rendere più gradevole possibile il contesto dove vengono svolti gli esami diagnostici.

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