VARESE – La Lega della provincia di Varese torna in piazza per supportare la petizione per aumentare i meidici di base in Lombardia e in risposta alle critiche del Partito Democratico dicono: «Da loro solo bugie, si tratta di una competenza stale».
Banchetti e raccolte firme pronti
Dopo il successo dello scorso fine settimana la Lega anche in questo weekend, sabato 19 e domenica 20 marzo, riempirà le piazze lombarde con centinaia tra banchetti e gazebo in tutta la regione e, ovviamente, anche nella provincia di Varese.
«Lo scorso weekend abbiamo ottenuto un ottimo riscontro dai cittadini e siamo riusciti a coprire bene tutto il territorio provinciale con i nostri gazebo – commenta il Referente provinciale della Lega Salvini Premier, Stefano Gualandris – andremo innanzitutto avanti con l’importante raccolta firme per chiedere al Governo centrale l’aumento del numero di medici di base in Lombardia».
Il PD getta fumo negli occhi
Il partito vuole inoltre fare un po’ di chiarezza, visto che il PD ha annunciato un’analoga mobilitazione «per gettare fumo negli occhi e cercare di scaricare sulla Regione Lombardia, che purtroppo ribadiamo non ha alcuna competenza sui medici di base, la genesi di questa grave emergenza, di questa carenza dei medici di base sul territorio lombardo».
Il Carroccio continua puoi criticando i governi centrali degli ultimi 10 che «hanno inferto insensati tagli da 37 miliardi al nostro sistema sanitario. La carenza di medici di base – ribadisc Gualandris – è un problema nazionale che non scopre ora il Pd. Per prima Regione Lombardia si è attivata in Conferenza Stato-Regioni per chiedere un’immediata riorganizzazione dei tempi e dei modi di lavoro dei medici, orientandoli al lavoro in squadra, all’utilizzo sempre più diffuso della telemedicina e integrandoli con le Case di Comunità che stiamo realizzando. Questa è la ricetta che offriamo a Speranza e alla sinistra per porre rimedio a questo tema, insieme alle tantissime firme che stiamo raccogliendo».
Per chi volesse unirsi alla causa e inviare la propria firma al ministro della Salute, Roberto Speranza per sollecitarlo appunto «a invertire la rotta e risolvere questo problema», può sottoscrivere la propria volontà sul seguente sito.