Varese, l’Anpi provinciale saluta il ritorno a casa del ciclista della Memoria Bloisi

Il ciclista della memoria accolto dal sindaco di Cossato durante il suo ultimo viaggio

VARESE – Arrivo in largo Resistenza, davanti alla lapide dei Caduti varesini, restaurata di recente dall’Anpi provinciale. Che, con una delegazione, domani (giovedì 19 maggio) accoglierà Giovanni Bloisi, conosciuto come il Ciclista della memoria, di ritorno dal suo ultimo viaggio “nella storia” lungo 1.200 chilometri tra Piemonte, Liguria e una puntatina in Francia.

“Restaurare” la storia e la memoria

Giovanni Bloisi verrà accolto a Varese, in largo Resistenza, dove, dopo anni, sono nuovamente leggibili i nomi dei Caduti Varesini per la Libertà, grazie a un intervento di manutenzione delle lapidi realizzato poco prima del XXV Aprile scorso a cura dell’Anpi provinciale Varese; si ricorda che la prima tranche di lavori finalizzati a dare dignità ai luoghi del Ricordo varesini ha visto anche la sistemazione del cippo di fronte all’Ippodromo e la targa di Renè Vanetti, mentre prossimamente si interverrà sulla statua di Nuccia Casula e ancora in zona Ippodromo.

Questo nuovo pellegrinaggio del Ciclista della Memoria fa parte di un complessivo progetto di Bloisi di riscoperta dei luoghi legati ad episodi della Resistenza in tutta Italia e suddiviso in tranche annuali per macro aggregazioni regionali.

L’ultimo viaggio nei luoghi della Resistenza

Bloisi è partito il 4 maggio da Torino, dove ha reso omaggio anche ai giocatori del Grande Torino, davanti alla lapide che ricorda la tragedia del 1949 in cui, per un incidente aereo, scomparve tutta la squadra.

Nel suo percorso di 1.200 chilometri ha fatto sosta in oltre quaranta località in cui sono presenti ricordi di episodi della Resistenza e dei suoi Caduti. In tutti i siti visitati, Bloisi è stato accolto da Volontari di Anpi e della Fiab e dai sindaci, che hanno tutti voluto unirsi nell’omaggio ai partigiani. Sono stati inoltre diversi gli incontri con gli studenti, sempre affascinati dalle narrazioni di Giovanni e dalla sua bicicletta. «Il mio “ferro” – dice Bloisi – è un ottimo mezzo per catturare l’attenzione dei giovani e parlare così dei valori della Libertà e della Democrazia, che caratterizzano l’antifascismo».

Tutte le tappe sono state dense di partecipazione e forti emozioni, in particolare la partenza da piazza 18 dicembre a Torino e la sosta finale a La Spezia, alla Porta di Sion, il molo da cui nel 1946 molti ebrei scampati ai campi di sterminio salparono alla volta della loro nuova terra, con la missione Exodus.