La Lega fa le barricate sul bilancio di Varese e Galimberti “appoggia” Bianchi

VARESE – Prima serata della lunga maratona bilancio in consiglio comunale a Varese. Oggi, 21 dicembre, ha preso il via la discussione degli emendamenti che proseguirà nella serata di domani, giovedì 22. Protagonista assoluto il leghista Stefano Angei che ha presentato un centinaio di emendamenti. Metà serata è stata dedicata a un singolo tema: il sostegno economico per il canile, per il quale alla fine si è trovata una quadra (nella foto il momento della trattativa tra Angei e la giunta). A tenere banco sono state anche le parole pre-consiglio del leghista Matteo Bianchi, che non ha partecipato alla riunione dell’assemblea. «Sottoscrivo quello che ha detto per una questione di metodo», ha detto il sindaco Galimberti.

Il Pd punge l’opposizione

Prima di dare il via alla giostra degli emendamenti gli interventi dei consiglieri di entrambi gli schieramenti. Tra le parole della maggioranza quelle di Giacomo Fisco del Pd, che ha citato proprio i virgolettati del leghista Matteo Bianchi nella conferenza organizzata prima dell’assise civica dall’opposizione, rimarcando le differenze di vedute all’interno della minoranza. Lo stesso ha fatto il collega dem Matteo Capriolo. «Concordo con il consigliere Bianchi. Avete perso l’occasione di presentare proposte concrete scegliendo la strada dell’ostruzionismo». Gli hanno replicato Stefano Clerici di Varese Ideale («Un consigliere è libero di presentare quanti emendamenti vuole: è legittimo») e il leghista Stefano Angei: «Nessuno è qui per fare ostruzionismo». Anche il sindaco Davide Galimberti ha fatto riferimento alle parole del suo ex rivale alle elezioni, rispondendo ad un emendamento sul tema dell’autonomia. «Ne approfitto per condividere quello che diceva Bianchi e non lo dico in maniera strumentale ma in maniera convinta, perché quello che è accaduto in Parlamento dove si azzerano i contributi per gli enti locali evidenzia la situazione di difficoltà che i comuni stanno vivendo». Il riferimento è a quanto successo a Roma nel corso della maratona sulla legge di bilancio.

Le barricate di Angei per il canile

Si è poi entrati nel cuore della serata, con un totale di 113 emendamenti da discutere (ne erano stati presentati 146, oltre a 8 ordini del giorno, ma 33 sono stati dichiarati inammissibili). La gran parte degli emendamenti da discutere, 88, porta la firma del consigliere leghista Stefano Angei (nella foto sotto). Tra i temi affrontati quello del canile, oggetto di una lunga serie, oltre 40, di emendamenti “a scaglioni” in cui Angei ha chiesto a favore della struttura un contributo di volta in volta più basso. Tecnica che per una quindicina di emendamenti non ha pagato, con la maggioranza che li ha bocciati tutti nonostante gli interventi degli altri leghisti Barbara Bison (che ha chiesto di trovare un punto di incontro) ed Emanuele Monti: «È una delle pagine peggiori del consiglio comunale negli ultimi 15 anni». Quindi una “minaccia” politica: «Nel bilancio del prossimo anno ne presenteremo 1000 di emendamenti sul canile di Varese, staremo qui le settimane». Si è infine trovata una quadra, con Angei che ha ritirato i 28 emendamenti rimanenti sul tema ottenendo dalla giunta l’impegno a stanziare 10mila euro per il canile. Il sindaco Galimberti ha spiegato però che «questo non è un esempio di collaborazione. Gli uffici per una settimana hanno esaminato i 50 emendamenti sul canile, la questione poteva essere risolta molto tempo prima, fin dal momento in cui si è detto che ci sarebbe stata la disponibilità a rivedere nel corso delle variazioni di bilancio che facciamo durante l’anno tutti gli stanziamenti necessari».

Ritorno in consiglio

In apertura di consiglio si era svolto un minuto di silenzio in memoria dell’architetto Ovidio Cazzola, scomparso lo scorso 7 dicembre (nella foto sotto). Il consigliere di Lavoriamo per Varese Guido Bonoldi ha invece dato il benvenuto, o meglio il bentornato in consiglio a Tetiana Zalizna, medico di Kiev intervenuta il 5 aprile di quest’anno nel Salone Estense per portare la sua testimonianza della guerra che ha colpito l’Ucraina. Ai consiglieri ha portato una buona notizia: a giorni prenderà servizio come medico ecografista presso il Dipartimento di Radiologia, Diagnostica e Servizi di Asst Sette Laghi diretto dal dottor Leonardo Callegari, anche lui presente. «Anche altri cittadini ucraini fuggiti dalla guerra hanno iniziato nel frattempo ad esercitare la loro professione sanitaria nella nostra città: si tratta di tre infermiere ed una dottoressa specialista in epidemiologia, che sono state assunte dalla Fondazione Molina – ha detto Bonoldi – il mio plauso personale ad Asst Sette Laghi e alla Fondazione Molina». Quindi il consigliere ha letto un messaggio della dottoressa ucraina, che ha voluto ringraziare il consiglio e tutti coloro che l’hanno aiutata.