Un tir di aiuti per l’Ucraina: l’associazione “Anna-Sofia” ringrazia la generosa Varese

VARESE – Fin dallo scoppio della guerra in Ucraina l’Associazione di promozione sociale “Anna-Sofia” di Varese è stata tra le realtà più attive sul territorio per la raccolta di aiuti da inviare alla popolazione colpita dal conflitto. L’associazione fa il punto delle attività di aprile e maggio, ringraziando le istituzioni e tutti i varesini per la generosità.

L’attività non si è fermata

L’Associazione Anna-Sofia non ha scopo di lucro e persegue finalità civiche: in particolare, favorisce l’integrazione degli stranieri in Italia offrendo strumenti che permettano loro di conoscere il paese ospitante valorizzando al contempo la loro cultura d’origine. Negli ultimi due mesi la guerra in Ucraina non si è fermata, anzi il conflitto si è inasprito. L’associazione non si è persa d’animo e ha continuato nell’attività a sostegno della popolazione colpita dal conflitto. «Negli ultimi due mesi – raccontano i rappresentanti di Anna-Sofia – abbiamo spedito molteplici carichi verso l’Ucraina, di cui un tir pieno di generi di primo aiuto: medicinali di primo soccorso, attrezzature medicali, generi alimentari per adulti, bambini, animali, abbigliamento, abbigliamento e dotazione di protezione civile e diversi camion diretti in differenti città ucraine colpite dal conflitto». Tutti i materiali sono stati raccolti dall’associazione, frutto di benefattori cittadini e di altre associazioni che collaborano con “Anna-Sofia”.

I ringraziamenti alla città

I ringraziamenti dell’associazione vengono rivolti al Comune di Varese, nelle figure del sindaco Galimberti, dell’assessore Molinari e dello staff dell’amministrazione. Quindi il grazie va a Prefettura, Questura e forze dell’ordine, che hanno aiutato l’associazione nelle sue funzioni di assistenza ai rifugiati arrivati in provincia. Anna-Sofia ringrazia inoltre le associazioni che hanno supportato la causa, Il CVV nelle persone del presidente e del vice, la cooperativa Ballafon, il Banco alimentare Nonsolopane di Varese, l’Iper di Belforte, il presidente Don Eros della struttura di Villa Cagnola di Gazzada, il Poliambulatorio Mastra di Azzate e tutti coloro che ogni giorno supportano l’associazione. «Ringraziamo anche l’Università dell’Insubria per l’opportunità di avere dei tirocinanti che hanno preso parte attiva all’associazione e alla vita volontaristica. Ringraziamo in ultimo ma non per importanza lo staff volontario dell’associazione e le persone ucraine che impiegano parte del loro tempo ad aiutare chi ne ha bisogno».