VARESE – «In Italia la solidarietà si sa è da sempre una corda sensibile, tanto che fu inserita nei primi articoli della nostra Costituzione ed è arrivata a costituire materia di alcuni contratti di lavoro a tutela amplificata (contratto di solidarietà) e se non fosse stato per questa sensibilità credo che le Forze di Polizia, ma ritengo tutte le attività di soccorso ed emergenza, non avrebbero potuto operare con la stessa continuità che abbiamo garantito fino ad oggi», così Paolo Macchi segretario generale del Siulp Varese, il sindacato dei poliziotti, ha dichiarato in un comunicato diffuso oggi, martedì 14 aprile.
La tutela dei cittadini davanti a quella della propria vita
«Le mascherine sono diventate per noi un dispositivo di protezione individuale (Dpi), che il datore di lavoro è obbligato a fornire, alla stregua del caschetto per gli operai edili o degli occhiali per gli addetti alla saldatura, ma ai poliziotti di Varese sono state fornite solo un centinaio di mascherine che sarebbero bastate a malapena ad affrontare una settimana di servizio», prosegue il comunicato. «Dico questo poiché si trattava di mascherine chirurgiche in carta “usa e getta” che, facendo prevalere il senso del dovere alla propria tutela personale, ogni poliziotto ha indossato per almeno quattro o cinque giorni con indubbio deperimento e inefficacia delle stesse».
Grazie per tutte le donazioni ricevute
E poiché non era reperibile in alcun modo altro materiale «Ecco che ad ogni posto di controllo la gente comune si è offerta di donare qualche mascherina agli agenti e lo stesso hanno fatto molte aziende, politici ed artigiani della zona che vorrei poter ringraziare uno ad uno – prosegue Macchi – Con questo comunicato voglio ringraziare tutti, la gente comune, le famiglie, i pensionati e alcune imprese che in questo mese hanno portato mascherine, guanti e disinfettante per permetterci di continuare a servire il nostro Paese che è certamente straordinario, che sicuramente si fonda sull”andrà tutto bene” ma se non fosse stato per l’aiuto di tutti chissà come sarebbe finita».
Una mascherina molto speciale
Macchi conclude: «Dico questo poiché il rischio è stato concreto e toccato abbondantemente se si considera che decine di poliziotti sono risultati positivi al test Covid e taluni hanno superato periodi di alto rischio con sintomi gravi e nonostante questo nessuno si è mai tirato indietro per paura ma anzi abbiamo duplicato i controlli su strade, aeroporti e ferrovie. Per ringraziare i nostri eccellenti operatori da stasera inizieremo la distribuzione di una speciale mascherina, acquistata a spese del sindacato con qualche sponsor, appositamente studiata per noi da una ditta leader di Busto Arsizio che garantirà protezione e uniformità con le uniformi».