«Draghi come Mussolini». Scatta l’obbligo green pass: volantini di protesta a Varese

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VARESE – «Draghi come Mussolini». Oggi, venerdì 6 agosto, scatta l’obbligo del green pass per accedere (al chiuso) a ristoranti e bar. E Varese si è svegliata con il centro disseminato da volantini con fattura piuttosto casalinga con la scritta «Draghi come Mussolini». Lo hanno segnalato sui social alcuni commercianti all’apertura delle loro attività con commenti di biasimo verso il gesto e di ringraziamento nei confronti degli operatori Aspem impegnati nel ripulire le strade. Sull’accaduto indaga la Digos della Questura di Varese.

“No pass” in piazza

Nelle scorse settimane Varese è stata teatro di manifestazioni di protesta da parte dei “No pass”. E domani, sabato 7 agosto, i “No pass” scenderanno (ancora una volta ma in questo caso la manifestazione sarebbe autorizzata vista la pioggia di denunce arrivata nei giorni scorsi) scenderanno in piazza San Giovanni a Busto Arsizio alle 18 al grido di “No green pass! No discriminazione! No coercizione”. E’ possibile che il gesto “eclatante” della mattinata di oggi a Varese arrivi sulla scia di queste proteste.

Le richieste di Fipe

Ieri Fipe, alla vigilia dell’obbligo green pass, per bar e ristoranti si era detta «Favorevole a misure di controllo che incentivino la campagna di vaccinazione» sottolineando, però, che baristi e ristoratori «Non siano vigilantes» e chiedendo al Governo di individuare una soluzione (un’autocertificazione, ad esempio) affinché non dovessero essere gli esercenti a chiedere green pass e documenti di identità agli avventore. In attesa di soluzioni Fipe ha chiesto la collaborazione dei clienti invitandoli a esibire spontaneamente pass e carta di identità all’ingresso dei locali senza bisogno che sia il gestore a richiederlo.

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