VARESE – Cinque minorenni arrestati dalla Squadra Mobile di Varese. Sono sospettati di aver preso parte a due rapine risalenti allo scorso settembre in città. Si tratta di un italiano e di quattro ragazzi di origine africana, a cui carico è stata eseguita una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Procura per i Minorenni di Milano. I componenti della baby gang sono stati collocati in comunità. La polizia di Stato li ha identificati a seguito di minuziosi accertamenti, svolti anche grazie alla collaborazione delle vittime, che hanno denunciato quanto subìto.
Accerchiato un disabile
Gli episodi contestati sono due. Il primo è avvenuto il 23 settembre, quando, a bordo di un pullman della linea urbana, all’uscita da scuola, un ragazzo disabile di 16 anni è stato accerchiato, subendo l’attacco di tre degli arrestati, che, dopo averlo spintonato, hanno cercato di sottrargli portafogli, cellulare e scarpe. La vittima ha avuto la forza di resistere, riuscendo a evitare la rapina, e ha denunciato l’episodio. Pochi giorni dopo, ha rivisto i tre aggressori fuori da scuola, e tramite i suoi genitori ha avvisato la polizia, che si è precipitata identificando i rapinatori.
Frattura del setto nasale
Tra loro gli inquirenti hanno riconosciuto uno degli autori del secondo episodio contestato. Si tratta di una rapina con lesioni personali (frattura del setto nasale) avvenuta in pieno centro, il 24 settembre. Ancora una volta la vittima è un minore che, in zona piazza Marsala, è stato aggredito da tre coetanei, che gli hanno poi sottratto il portafoglio dopo averlo violentemente colpito al volto e immobilizzato per qualche secondo. A seguito della denuncia raccolta, gli accertamenti sùbito avviati hanno consentito di identificare i tre aggressori, uno dei quali, era fra i protagonisti anche della tentata rapina del giorno prima.
In comunità
In comunità per minori sono finiti B. G. (quattordicenne), C. L. (quattordicenne), C. A. (sedicenne), H. A. (quattordicenne), D. G. C. K. (diciassettenne). Due degli arrestati hanno in corso diversi procedimenti penali in quanto denunciati per aver commesso altri reati contro il patrimonio e la persona, e la violazione della normativa sulle armi.
Armi, droga e 45mila franchi: arrestato uno svizzero in centro a Varese