Varese, screening su docenti e viaggiatori: la “macchina da guerra” di Ats Insubria

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Da sinistra: il direttore sociosanitario di Ats Poncato, il direttore sanitario Catanoso e il coordinatore degli screenig Magrini

VARESE – Una macchina possente e che sta lavorando con puntualità e precisione. Stiamo parlando del sistema dei test anti Covid messo a punto da Ats Insubria, che proprio in questi giorni ha avviato una serie di presidi per effettuare i test su tutto il corpo docenti e non docenti della provincia di Varese, ma anche sui passeggeri in arrivo a Malpensa dai quattro Paesi che, al momento, formano una mini black list, ovvero Grecia, Spagna, Croazia e Malta.

Numeri importanti e pochi positivi

Sono tre i check che Ats ha predisposto sul territorio di competenza. Uno di questi si trova in via Monte Generoso, proprio dietro la sede di via Ottorino Rossi, dove solo ieri sono stati effettuati 320 test su insegnanti e personale scolastico in vista del rientro a scuola di settembre. Di questi, solo 9 sono risultati positivi al pre test (che ha un esito quasi immediato) e sottoposti subito a tampone.

Una seconda postazione Ats l’ha dislocata negli spazi di Malpensafiere, grazie alla collaborazione con Camera di Commercio, e qui le persone “verificate” ieri, lunedì 24 agosto, sono state 277, con 2 soli positivi poi tamponati. Il terzo è a Como, altra provincia sotto la competenza dell’Azienda territoriale sanitaria Insubria. Tre punti di controllo che hanno una capacità di verifica giornaliera di 400 persone. Poiché l’obiettivo prefissato per i controlli sui docenti è davvero ambizioso. Del sistema, di come funziona e degli obiettivi prefissati ne hanno parlato questa mattina (martedì 25 agosto) in conferenza stampa il direttore sanitario di Ats Giuseppe Catanoso, il direttore sociosanitario Ester Poncato e Marco Magrini, coordinatore del sistema e dei punti di controlli allestiti, compreso quello allo scalo di Malpensa.

29 mila tamponi e 70% di controlli

«Se tutti i convocati, in maniera volontaria, decideranno di sottoporsi al test – ha spiegato Ester Poncato – alla fine avremo effettuato 29 mila tamponi. Questo è il numero complessivo di insegnanti e personale non docente delle provincia di Varese e Como. Noi abbiamo fissato come obiettivo quello di effettuare il controllo su almeno il 70%. Questo grazie alla collaborazione dei provveditorati, delle direzioni didattiche, delle Asst Sette Laghi, Valle Olona e Lariana. Senza dimenticare le realtà di volontariato che, in alcune situazioni, ci supportano come protezione civile e alpini».

Convocazione, accettazione, test rapido, esito nel giro di pochi minuti e, in caso di positività, tampone immediato con referto entro le 48 ore. Numeri importanti per tempi di controllo davvero strettissimi e che, per come tutto è stato messo a punto, non portano via troppo tempo. Basti pensare che, solo ieri sono state convocate sulle tre postazioni 1.2o0 persone, sono stati effettuati 945 test e ci sono state poco più di 200 defezioni. «Che – ha spiegato Poncato – auspichiamo di recuperare sulle altre due finestre temprali fissati da qui a fine agosto e inizio settembre. Sappiamo che in questi giorni, infatti, alcuni insegnanti sono ancora via. E in questo caso, ciò che chiediamo è una pre verifica più accurata sulla lista dei nominativi da parte delle direzioni didattiche. Questo ci consente una miglior programmazione dell’intero screening».

Dopo le scuole i nido

Una volta che i controlli sul personale scolastico è terminato, Ats ha già in programma, come richiesto da Regione Lombardia, i controlli sugli educatori degli asilo nido. Che sono poco più di 300 sul territorio. «E in questo caso – conclude Poncato – abbiamo chiesto un aiuto ai Comuni e agli Uffici di Piano per avere il quadro esatto del personale da convocare». Infine non verranno esclusi nemmeno i docenti e le figure educative che lavorano a fianco degli insegnanti con attività di sostegno.

Insomma una sforzo non da poco sotto il profilo dell’organizzazione, ma anche dell’impiego di personale sanitario, sia da parte di Ats, che delle Asst territoriali.

Controlli per chi atterra a Malpensa

In parallelo allo screening sul personale della scuola, Ats ha organizzato e coordina anche i test per i passeggeri che atterrano a Malpensa e arrivano con voli provenienti da Spagna, Grecia, Croazia e Malta. Da quando è stato aperto il check point (con una ventina di postazione per i test) allo Scalo della Brughiera i controlli effettuati sono stati circa 8 mila.

«Anche in questo caso abbiamo dovuto in pochi giorni mettere a punto un’organizzazione in grado di garantire un servizio efficace e che non portasse via troppo tempo alla gente. A scegliere il metodo con cui stiamo operando – ha spiegato il direttore Giuseppe Catanoso – è stato Marco Magrini. Oggi riusciamo ad arrivare anche a 2 mila controlli in un giorno, affrontando anche tutta una serie di problematiche quali ritardi, voli in anticipo e soprattutto un afflusso di persone da sottoporre ai test che non è continuo. Ci sono momenti, infatti, che atterrano anche 4 aerei nel giro di pochi minuti e momenti in cui la situazione è più facilmente gestibile. In entrambi i casi i tempi di attesa sono davvero ridotti». E chi atterra oltre l’orario di apertura (dalla 9 alle 17.30), può comunque prenotarsi ed effettuare il test il giorno dopo.

L’importanza della prenotazione online

A spiegare il segreto dei tempi d’attesa ridotti è proprio Marco Magrini. «Abbiamo solo allargato un sistema che avevamo già testato su una scala minore: ovvero l’obbligo di prenotazione online del test. In questo modo risparmiamo tempo, abbiamo tutti i dati necessari anche per le varie comunicazioni, ma soprattutto, in caso di casi positivi, possiamo ricostruire in maniera dettagliata e rapida i contatti e le altre persone da sottoporre ai controlli».

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