Casorate, c’è l’Alberto Da Giussano nel simbolo di Rinascita Civica. Il programma

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CASORATE SEMPIONE – Parte ufficialmente la campagna elettorale di Rinascita Civica. In vista delle Amministrative del 20-21 settembre a Casorate Sempione, il gruppo a sostegno del candidato sindaco Dimitri Cassani rende noto il programma, alla ricerca del secondo mandato di fila. Il gruppo, fortemente sostenuto dal centrodestra, punta su una serie di progetti, contando «sulle opere fatte fino a oggi, e su quelle che intendiamo completare», specifica il primo cittadino. «La nostra visione del paese è ben definita». Forte l’appoggio degli alleati, in particolare della Lega, come dimostra la variazione fatta al simbolo della coalizione. Abbiamo chiesto di inserire l’immagine di Alberto da Giussano nel logo. Siamo contenti che sia stato accettato, prova che questo gruppo lavora in modo sereno e coeso», ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici in quota Lega, Andrea Tomasini. Il 4 settembre ci sarà il primo incontro in piazza, con i cittadini.

Il programma

elezioni 2020 casorate candidatiUna serie di proposte che sono in linea con quanto fatto in questi anni, tra opere concluse e progetti da realizzare. Non ultimo il villaggio dell’Alzheimer. «L’emergenza Covid ha allungato i tempi di un lavoro comunque impegnativo, ma siamo quasi alla fine. Entro la fine dell’anno, se tutto va bene, si potrà costruire», spiega Cassani. «Un progetto che ci permetterà di investire anche sul paese, andando a sistemare le strade  intervenendo su alcune problematiche». Nel programma anche la revisione del Pgt, approvato nel 2015. «In questi 5 anni si sono evidenziate criticità che devono essere sistemate attraverso una variante, a tutela dell’ambiente». Non meno importante il rapporto con Malpensa, basato su «un dialogo costruttivo e mai sottomesso», precisa il sindaco. «La questione dell’insonorizzazione acustica rimane prioritaria, messa in atto quando io ero a capo del Cuv, così da garantire la salute dei cittadini». Ma anche la conservazione dell’ambiente. «Prendiamo atto che l’aeroporto sia la prima azienda sul territorio, cercheremo quindi di trovare un compromesso che tuteli noi e ci permetta di contare su una realtà così importante». Infine spicca il tema ferrovia, che metterebbe in collegamento Malpensa con Gallarate. E questo avrebbe delle ripercussioni su Casorate. «Non abbiamo mai detto di no a prescindere, ma crediamo che il nostro territorio abbia sacrificato molto all’aeroporto, in passato», insiste Cassani. «Ogni nuovo intervento deve essere quindi assolutamente giustificato. Abbiamo dei dubbi, che sono stati espressi ma non chiariti. Vogliamo garanzia che quest’opera sia funzionale. Abbiamo in mente di fare ricorso al Tar».

Il rapporto coi cittadini. E le opere

Sono due gli aspetti che secondo il sindaco uscente mettono in risalto il lavoro che questa amministrazione ha svolto. «Uno è il cambio di rapporto che c’è stato tra cittadino e amministrazione: attraverso un canale social abbiamo dato la possibilità a chiunque di scrivere al sindaco e agli assessori. E di ricevere sempre una risposta», spiega. «Una cosa che ha fatto fare un salto generazionale al paese. Ma allo stesso tempo abbiamo mantenuto un rapporto umano con il lato del paese che non usa social». L’altro punto riguarda le opere in paese. «Alcune di queste vengono ormai nominate da 30 anni. Noi le abbiamo almeno cominciate». E come esempio porta l’ex municipio, «al centro di moltissime idee per anni, col risultato che era rimasto un immobile fatiscente». E conclude: «Lo abbiamo preso in mano con l’obiettivo di riqualificarlo. Lo stesso vale per la piazza».

Ridotti al minimo i miei oppositori

Solo due liste allo scontro che decreterà il nuovo sindaco. A sfidare Cassani ci sarà soltanto la giovane avversaria Martina Grasso, a differenza degli anni passati in cui si arrivò persino ad avere sette candidati in corsa. Cassani prova a spiegare il perché: «Da un punto di vista politico, credo ci sia solo una lista rivale perché la gente ha recepito un cambiamento cominciato 5 anni fa», non nasconde. «È giusto avere un pensiero rivale per poter fare dei confronti ma spero che la popolazione abbia apprezzato questo percorso e che riconfermi il nostro lavoro».

Il vecchio municipio sarà Palazzo Cattoretti, sindaco di Casorate per 40 anni

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