Varese, screening tamponi: nelle scuole “arriva” il modello Malpensa di Ats

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VARESE – Screening tamponi: Ats Insubria adotta il modello Malpensa e lo replica nelle scuole per tenere sotto controllo l’andamento del virus. Ma soprattutto per intervenire con tempestività in caso di contagio, al fine di evitare eventuali focolai.

Questa mattina, mercoledì 7 ottobre, si è tenuta la presentazione del sistema messo in campo da Ats Insubria, in collaborazione con le direzioni delle Asst Sette Laghi, Valle Olona e Lariana. Con l’obiettivo di approfondire le modalità organizzative per l’esecuzione dei tamponi in ambito scolastico e a seguito dell’introduzione dell’applicativo ideato per favorire la pre-registrazione dei soggetti che hanno necessità di sottoporsi a screening. E si punta a effettuare il tampone entro la mezzanotte del giorno in cui è arriva la richiesta.

Il primo step è la pre-registrazione

A presentare i punti di forza che hanno portato Ats ad adottare il modello dello “screening aeroportuale” è stato il direttore Sanitario Giuseppe Catanoso: «Il punto di partenza strategico è la pre-registrazione da parte del soggetto che si dovrà sottoporre al tampone, da effettuare direttamente dal nostro portale telematico. Un passaggio questo che permette di abbattere i tempi, di arrivare al punto tamponi con tutte le prassi burocratiche già espletate».

Inoltre la pre-registrazione permette anche di far dialogare la fase relativa al prelievo e quella dell’analisi in laboratorio del campione. Altro passaggio che porta una serie di benefici sulla tempistica di screening.

L’importanza dell’informatizzazione dello screening

«L’altro dato importante – ha concluso Catanoso – è che questo sistema consente di avere il risultato del tampone in tempi rapidi. L’esito verrà poi subito trasmesso sia al paziente (via mail o con un messaggio sullo smartphone), sia al medico di famiglia, sia al dirigente scolastico e al referente Covid della scuola. Oltre che ad Ats. Ciò ci consentirà di agire immediatamente nell’applicazione dei protocolli di sicurezza e di provvedere alla messa in quarantena degli alunni della classe. E ad Ats di effettuare il tracciamento del caso positivo e dei contatti avuti».

La geografia scolastica del contagio

A spiegare poi l’importanza di far confluire tutte le procedure sui canali informatici e digitali è stata Elena Tettamanzi, responsabile Epidemiologia, Medicina ambientale e flussi comunicativi Ats Insubria: «Ogni scuola avrà una password per poter accedere nella sezione relativa al plesso di competenza al fine di poter vedere l’andamento dei casi e avere sempre sotto controllo la situazione. Ciò è utile anche per poter valutare, se necessario e in tempi strettissimi, l’eventuale chiusura della scuola. I dati inoltre consentiranno ad Ats di incamerare un flusso di numeri utili poi a stilare le statistiche».

Modello Malpensa

E’ stato il consigliere regionale Emanuele Monti a parlare del modello Malpensa e «del ministro Speranza che sta monitorando quando si sta facendo in aeroporto sulla questione tamponi, poiché è stato un modello efficiente al punto che potrebbe venire adottato su scala nazionale».

I presenti alla conferenza stampa

Sono intervenuti, anche solo in collegamento remoto: Lucas Maria Gutierrez, direttore Generale ATS Insubria; Emanuele Monti, presidente della III Commissione permanente – Sanità e Politiche Sociali Consiglio Regione Lombardia; Giuseppe Carcano, dirigente Ufficio Scolastico Territoriale; Lucas Maria Gutierrez. Direttore Generale Ats Insubria; Giuseppe Catanoso, direttore Sanitario Ats Insubria; Marino Dell’Acqua, direttore Sociosanitario Asst Valle Olona; Alessandro Mazzoleni, direttore sanitario Asst Sette Laghi; Fabio Banfi, direttore Generale Asst Lariana; Maria Cristina Della Rosa, direttore Cure Primarie ATS Insubria; Elena Tettamanzi, responsabile Epidemiologia, Medicina ambientale e flussi comunicativi Ats Insubria.

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