Varese, Senaldi (Azione): «Noi l’alternativa moderata a sovranisti e populisti»

angelo senaldi azione calenda

VARESE – Angelo Senaldi, la punta di diamante di Azione in provincia di Varese non parla di dimissioni. Piuttosto «di scelta di mettersi tutti a disposizione per la riorganizzazione di un movimento che nel nostro territorio ha avuto una crescita tale da posizionare Varese quale seconda provincia lombarda per numero di circoli».

Una franca discussione

A tornare sulla questione dimissioni, che secondo i ben informati sono state messe sul tavolo sia dal coordinatore provinciale dei calendiani Andrea Di Salvo, sia dallo stesso Senaldi, è proprio l’ex parlamentare. Il quale non ha remore nel dire che «nell’ultima riunione abbiamo avuto una discussione molto franca. E aggiungerei finalmente, perché anche questo è il bello della politica. E ci siamo confrontati, a fronte della nostra crescita, sulla necessità di riorganizzare l’intero movimento».

A Varese tanti “azionisti”

Insomma crescono gli “azionisti” calendiani in provincia di Varese e anche i problemi. Normale. «E anche interessante – continua Senaldi – poiché siamo presenti in realtà che andranno al voto ad ottobre e in altre in cui le la chiamate alle urne avverrà tra qualche anno. Quindi due situazioni diverse, con esigenze diverse che devono essere armonizzate e, più in generale, organizzate. Ovvero, un conto è muoversi per la campagna elettorale e un altro predisporre un’attività politica più a lungo termine, con iniziative volte per rafforzare e radicare ancor di più la nostra presenza».

Azione al voto

Ma a tenere banco è il voto nelle tre grandi città della provincia dove Azione non ha assunto, almeno da quanto si vede, una linea politica unitaria. Concetto sul quale Senaldi dissente: «Non è così. Azione ha una linea condivisa da tutti, ovvero dove vi sono forze politiche populiste e sovraniste noi non ci siamo». E così si spiega la corsa solitaria a Varese, «poiché Galimberti ha scelto di aggregare i Cinque stelle» e l’alleanza gallaratese con il centrosinistra, «dove siamo stati coinvolti nel progetto Silvestrini fin dall’inizio e dove non ci sono i grillini».

Stoccata ai moderati “esuli”

Discorso a parte per Busto, dove i calendiani sono “in Azione” su più tavoli: «Stiamo dialogando con esponenti dell’area moderata che, purtroppo, non sono riusciti a dare vita a un polo unico. Ipotesi che abbiamo seguito con grande attenzione, ma che ora mi pare essere raffreddata e tramontata. I prossimi giorni però, anche a Busto, trarremo le nostra conclusioni».

Insomma il movimento di Calenda sarà presente in tutte e tre la grandi città. Se si esclude Varese, dove il candidato sindaco è Carlo Alberto Coletto, resta da capire a Gallarate e Busto se con liste proprie o in  “coabitazione”. Ma con una convinzione unitaria: «Azione è l’alternativa alle forze populiste e sovraniste. E la rappresentazione plastica di quanto rappresentiamo è proprio Varese, dove si scontrano i due blocchi, centrosinistra e centrodestra, che annoverano grillini da una parte e Lega e Fratelli d’Italia dall’altra».