Varese, scintille in Azione: il provinciale Di Salvo mette sul tavolo le dimissioni

Il coordinatore provinciale di Azione Andrea Di Salvo

VARESE – Sono piccoli, ma cresceranno. E di questo passo anche abbastanza in fretta, poiché i comitati locali aumentano e ancor di più i cittadini interessati e incuriositi da un movimento che continua a non volersi definire un partito, ma che sarà presente in diverse realtà alle prossime elezioni amministrative. Stiamo parlando di Azione, la creatura che fa riferimento (a livello nazionale) a Carlo Calenda e a livello locale ad Angelo Senaldi, responsabile agli Enti Locali e al coordinatore Andrea Di Salvo.

Dimissioni sul tavolo

E ai primi segnali di crescita non mancano le conseguenti frizioni. Che al momento fanno poco rumore poiché i calendiani, lo dicono i numeri, sono ancora ai margini dell’epicentro politico, dove i rifelltori sono sempre accesi. Ma che ci sono e che momenti così delicati, come l’avvio della campagna elettorale, amplifica. Frizioni sulla linea del partito a livello provinciale, ma anche sulla conduzione lungo il percorso della crescita. Temi che, secondo i ben informati, sono emersi in una delle ultime riunioni. Durante la quale il coordinatore provinciale Andrea Di Salvo avrebbe messo sul tavolo le proprie dimissioni. Come anche Angelo Senaldi, puntualizza qualcun altro.

In Azione

Decisione presa a “botta calda” da quanto si dice. Che potrebbe anche rientrare nei prossimi giorni. “Piccoli intoppi dovuti alla crescita – tagliano corto i ben informati – e all’organizzazione di un movimento che inizia a strutturarsi e a ad avere buone carte da giocare”.

Ora resta da capire come si posizionerà Azione nello scenario politico provinciale. La scelta sembra essere quella di muoversi a “macchia di leopardo” a seconda delle peculiarità territoriali. Tanto che a Varese sarà una corsa in solitaria (almeno al primo turno), a Gallarate in alleanza con il centrosinistra e a sostegno di Margherita Silvestrini e a Busto, per il momento, contatti aperti con tutti, ovvero dal Pd a Forza Italia passando per i civici “atalantini” di Busto al centro.