Siccità, l’allarme di Alfa: «In provincia di Varese sarà emergenza idrica in estate»

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GALLARATE – Il rischio di non poter riempire le piscine in provincia di Varese la prossima estate è molto più di una ipotesi allarmistica. Perché il problema è che, soprattutto nella fascia nord, i rubinetti potrebbero proprio rimanere a secco. 
«Dopo il 2022 si preannuncia purtroppo una estate altrettanto difficile», ha detto il presidente di Alfa Varese Paolo Mazzucchelli in apertura del convegno “La verità viene a galla” organizzato oggi 18 marzo al Maga di Gallarate dal gestore idrico integrato provinciale.

Correre ai ripari 

«Noi da settembre abbiamo messo in atto una serie di interventi per cercare di mitigare quella che si preannuncia come un’altra emergenza idrica a causa della siccità», ha spiegato Mazzucchelli. Anche utilizzando l’acqua dei laghi. L’intervento dell’uomo però, sottolinea il presidente di Alfa, non può fare nulla se manca la materia prima. «Purtroppo se la natura non ci dà l’acqua non ci potrà fare niente nessuno». 
L’anno scorso è caduta circa la metà della pioggia che normalmente si registra in un anno (da 1500 millimetri a meno di 750) e i chiari di luna del 2023 non promettono nulla di buono. Guarda l’intervista:

Stato di emergenza

«La siccità è senza dubbio una emergenza», ha aggiunto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, partecipando al convegno attraverso un messaggio pre-registrato. «Abbiamo chiesto e ottenuto la proroga dello stato di emergenza per tutto il 2023 e un pacchetto di misure per fronteggiarla». Guarda il video:

Gli interventi previsti

Mazzucchelli e il direttore dell’area conduzione Fabio Bandera hanno spiegato nel dettaglio cosa Alfa intenda concretamente fare nei prossimi mesi. Nello specifico per fronteggiare l’emergenza nei comuni più esposti -quelli dell’Alto Varesotto- Alfa ha preparato un piano urgente da quasi 12 milioni di euro. Si tratta di interventi per la realizzazione di interconnessioni tra gli acquedotti o l’allacciamento di nuove fonti nei comuni di Cadegliano Viconago, Cuvio, Cremenaga, Cuasso al Monte, Cuglite Fabiasco, Cuveglio, Grantola, Lavena Ponte Tresa, Marchirolo, Masciago Primo, Montegrino Valtravaglia, Saltrio e Viggiù.
Entro l’avvio di questa stagione estiva Alfa completerà gli interventi in cinque di questi Comuni, quelli più a rischio, con investimenti da circa 1 milione di euro. Entro giugno con 194.000 euro Cuasso al Monte avrà una nuova interconnessione tra l’Alpe Tedesco e la sorgente di Arcisate, a Grantola con 250.000 euro verrà realizzato un nuovo impianto di trattamento per un pozzo attualmente in disuso, a Montegrino Valtravaglia sarà impermeabilizzato un serbatoio grazie a 80.000 euro. Serbatoio rimessi a nuovo e interventi sulle connessioni della rete esistente ci saranno anche a Saltrio (140.000 euro) e Viggiù (210.000 euro).

L’utilizzo dei laghi

Alfa sta anche procedendo a passo spedito con la riattivazione della “presa a lago” nel Ceresio che permetterà di risolvere le criticità a Lavena Ponte Tresa, Cadegliano Viconago, Marchirolo, Cugliate Fabiasco e Valganna. Si tratta di un intervento da 6,7 milioni di euro che prevede 12 chilometri di nuovo acquedotto, 6 punti di fornitura comunali e 4 stazioni di rilancio intermedie grazie al quale si potrà garantire l’erogazione sicura a 10,000 persone.
Il lago rappresenta una fonte d’acqua pressoché inesauribile, un serbatoio d’accumulo naturale che garantisce, dopo il trattamento di potabilizzazione, la continuità dell’approvvigionamento idrico durante i mesi più siccitosi.

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