Sodalitas Varese: un passo avanti verso l’occupazione. Grazie ai manager volontari

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VARESE – «Quali sono le nuove competenze necessarie ai giovani, per costruire il loro futuro?». E’ questa la domanda che si sono posti i manager volontari di Sodalitas Varese nell’ambito del progetto Giovani & Impresa. L’innovativo progetto formativo Start-Up è stata la risposta. L’attività di Sodalitas non si è mai fermata nonostante la pandemia. Come ha spiegato Carlo Manzoni, consigliere di Fondazione Sodalitas «A Varese abbiamo continuato il nostro lavoro con scuole, territorio e terzo settore».

«In tutto sono stati organizzati 114 corsi dedicati agli studenti, con oltre 2mila ragazzi coinvolti per un totale di 39mila euro. I corsi dedicati ai docenti sono stati invece 12, con 150 insegnanti coinvolti per un totale di 600 ore e 14 istituti coinvolti», ha sottolineato Sandro Cajelli, Responsabile sede di Varese di Fondazione Sodalitas.

I progetti di “Start-up” realizzati dagli studenti

Tanto disorientamento per il presente ma anche tanta voglia di futuro nei 310 progetti di nuove start up realizzati da 1.440 studenti delle Scuole Superiori di 11 diversi Istituti (Varese, Saronno, Sesto Calende, Gallarate, Somma Lombardo, Bisuschio e Castellanza),  guidati dai manager volontari della Fondazione Sodalitas di Varese. Il 54% dell’attività Sodalitas (62 seminari) nell’anno scolastico 2020/2021, si è concentrato nella realizzazione di seminari secondo la modalità del “learning by doing/imparare facendo“, partendo dal presupposto che il modo migliore per capire come funziona un’impresa e come prepararsi al futuro professionale  è quello di metterne in piedi una.

«Gli studenti toccano con mano, in questo modo, che una buona parte delle professioni richieste in futuro non esistono ancora, e che analizzare i cambiamenti in corso dal punto di vista economico, sociale e tecnologico è la condizione necessaria per individuare l’area di attività della futura impresa – ha detto Francesco Carvelli, Consulente volontario di Fondazione Sodalitas – Si affrontano, nei seminari, le modalità di funzionamento del lavoro di gruppo, come l’impresa crea e distribuisce valore, come rappresentare la propria idea secondo la metodologia del Business Model Canvas, come realizzare un Business Plan e come padroneggiare le tecniche di comunicazione nel momento in cui si decide di presentare ad altri la propria start up».

Le aree di attività delle start up progettate, non necessariamente connesse con il percorso di studi, vanno  dalla sostenibilità ambientale d’impresa all’economia circolare, dal cosharing (condivisione di beni e servizi) al prosumer (inteso come consumatore attivo, coinvolto nella  “produzione“ di  parti del processo di realizzazione  del prodotto/servizio), dai nuovi servizi alla persona a quelli alle imprese, dalla digitalizzazione alle tecnologie connesse al 4.0, dall’agricoltura biologica al turismo sostenibile.

«Gli studenti hanno risposto con entusiasmo e spesso hanno  dichiarato alla fine del seminario di avere le idee più chiare sul proprio futuro professionale o sul percorso di studi universitari da intraprendere», ha aggiunto Carvelli.

Non solo Start-up

«Sodalitas Varese non soltanto ha ripensato i contenuti della propria offerta formativa, ma  ha riprogettato  anche i seminari da tempo  consolidati, con focus su curriculum e colloqui di selezione, La comunicazione assertiva, L’analisi dell’evoluzione del contesto», ha spiegato Daniela Fagnani, Consulente volontaria di Fondazione Sodalitas.

«Nel riprogettarli si è tenuto soprattutto conto che anche tutti questi interventi, (ne sono stati realizzati 52, con quasi 600 Curriculum preparati dagli studenti), si sono svolti in DaD (Didattica a Distanza) con i limiti ma anche le potenzialità insite nel relazionarsi ed interagire con gli studenti attraverso una piattaforma informatica e non più in presenza», ha aggiunto Fagnani.

I progetti per il prossimo anno

Complessivamente nel 2020/2021 si sono coinvolti 2.525 studenti di 14 Istituti. La cosa più importante è stata, per le attività formative di Sodalitas, l’interazione costante e l’affinamento di tecniche di coinvolgimento degli studenti singolarmente o a piccoli gruppi.

I ritorni registrati da Sodalitas sia sulle attività per gli studenti che per i docenti sono molto positivi e incoraggiano i manager volontari a proseguire su questa strada anche per il prossimo anno scolastico.

Oltre che a riproporre i seminari di quest’anno, si sta già lavorando ad un progetto di ampliamento dell’offerta con seminari di approfondimento sull’Agenda Onu 2030 e del Green Deal Europeo.

Futuro e competenze

«Voi siete stati una sicurezza per i ragazzi – ha detto Giuseppe Carcano, Dirigente Ufficio scolastico territoriale Varese – Manager volontari sembra quasi un ossimoro. Siete riusciti a trovare soluzione per la DaD e la didattica integrata. Faccio un esempio: quando Audi lanciò il modello TT, rivolto ad un pubblico giovanile, mise al lavoro i suoi operaio più esperti. La così detta SilverLine. La vostra esperienza è fondamentale per riuscire, così come è accaduto, a tirare fuori idee bellissime, parlo delle Stat-Up, che necessariamente appartengono alla mente di un giovane».

«Siete riusciti a parlare di futuro in un momento durante il quale farlo non è affatto banale – ha aggiunto Marco De Battista, Coordinatore Aree Economiche dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese – Oggi il rischio è quello di trovarsi schiacciati sul presente. E questa non è la via per la ripresa. Avete insegnato agli studenti l’importanza di un curriculum ma soprattutto l’importanza di acquisire sempre nuove competenze per essere pronti al mondo del lavoro».

Alternanza scuola-lavoro e occupabilità, indagine di Sodalitas a Varese

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