Varese, mascherine fantasma. Imprenditore truffa Aria e Aler: arrestato

VARESE – Un imprenditore varesino di 49 anni è stato arrestato dai finanzieri di Varese per aver truffato Aria e Aler Milano nella primavera del 2020, nel pieno del primo lockdown. L’uomo, titolare di un’impresa operante nell’intermediazione per compravendita di dpi, non aveva precedenti. Le indagini sono partite da una segnalazione di operazione sospette.

Sequestrati beni per 460mila euro

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Varese ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari ed un decreto di sequestro di beni per 460 mila euro nei confronti dell’imprenditore. Approfittando dello stato emergenziale causato dal Covid-19 l’uomo ha sia truffato la società Aria Spa (la centrale degli acquisti di Regione Lombardia) che frodato Aler Milano. Il destinatario dei provvedimenti emessi dal Tribunale di Varese, risponde, unitamente ad altri soggetti indagati a piede libero, dei reati di truffa aggravata in danno di ente pubblico, frode in pubbliche forniture ed autoriciclaggio.

Indagini scaturite da una segnalazione

A far scattare le indagini è stata una segnalazione per operazione sospetta ai fini della normativa anti riciclaggio, in cui venivano evidenziate presunte condotte illecite poste in essere dall’imprenditore varesino nell’ambito di transazioni commerciali connesse alla vendita di dispositivi di protezione individuale. Le investigazioni eseguite dai militari del Nucleo PEF sotto la direzione della Procura della Repubblica di Varese, hanno fatto emergere le condotte truffaldine che l’arrestato ha posto in essere nei confronti della centrale acquisti della Regione Lombardia. L’indagato, infatti, nel pieno dell’emergenza sanitaria di marzo-aprile 2020, millantando la disponibilità di un carico di 200 mila mascherine modello FFP3 provenienti dalla Cina, ha proposto la fornitura della merce ad Aria, ottenendone il pagamento anticipato per un importo di 429mila euro.

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Mascherine inesistenti o non conformi

Ma i successivi approfondimenti investigativi, le indagini tecniche e gli accertamenti bancari hanno dimostrato che l’imprenditore non ha mai avuto la disponibilità delle mascherine. In una seconda circostanza, grazie all’illecita intermediazione di un dipendente di Aler, l’arrestato ha frodato Aler Milano fornendo mascherine tipo FFP2, che sono risultate prive della certificazione e della prescritta marchiatura CE. Al termine delle indagini si è proceduto al sequestro preventivo – anche per equivalente, della somma oggetto della truffa e della frode in pubbliche forniture per complessivi 460 mila euro.

Tentativo di fuga all’estero

L’uomo è stato arrestato a Varese: stava pianificando di scappare all’estero, cercando riparo in Inghilterra. Ora le indagini proseguono, con altre tre persone indagate, che fanno parte del cerchio di amicizie dell’arrestato. Daniela Borgonovo, Procuratore della Repubblica di Varese, si è complimentata con la Guardia di Finanza per l’operazione, che ha preso il nome di “Money for nothing”. «La Guardia di Finanza di Varese con grande professionalità e competenza riesce ad arrivare a risultati che portano al recupero di somme che sono sottratte allo Stato italiano». A ricostruire l’operazione è il tenente colonnello Gabriele Sebaste, Comandante Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Varese.