Alternanza scuola-lavoro e occupabilità, indagine di Sodalitas a Varese

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VARESE – «È bello quando si converge trasformando in obiettivi didattici queli che per noi appartengono alla gestione d’impresa». Nella sede di Univa a Varese, il gruppo locale di Fondazione Sodalitas, network formato da manager volontari e aziende che promuovono la sostenibilità d’impresa, ha annunciato ieri, venerdì 15 febbraio, i propri progetti per il 2019. Tra questi spicca l’indagine qualitativa sull’alternanza scuola-lavoro che coinvolgerà, tra istituti e aziende della provincia, una quarantina di soggetti. Alla presenze del consigliere e coordinatore Carlo Manzoni, di Elisabetta Rossi e Luca Mari, rispettivamente dirigente del’Iis “Dalla Chiesa” di Sesto Calende e docente della Liuc, nonché dei volontari Francesco Carvelli, Alessandro Caielli, Silvio Faschi e Giuliano Modesti è stato tracciato il bilancio delle attività del 2018.

Quaranta intervistati tra scuole e aziende

Tra i progetti per i prossimi mesi c’è innanzitutto quello di «un passaggio di testimone». Attrarre in Sodalitas altri manager, cioè persone che, avvicinandosi alla pensione, siano disposte a dedicare una parte del loro tempo alla promozione della cultura d’impresa e del lavoro. «Una possibilità di aggiornare di più le proprie competenze, valorizzarsi e crescere dal punto di vista personale», ha sottolineato Manzoni.

Si aggiunge la ricerca che verrà condotta, in collaborazione con Idea.lab di Busto Arsizio, sull’alternanza scuola/lavoro per focalizzare meglio gli interventi in questo campo e avviare occasioni di riflessione. Lo scopo sarà, nelle parole di Mari, «sperimentare su base territoriale rispetto al tema dell’occupabilità» e cercare di individuare «dos and don’ts», ovvero punti di forza e criticità, nonché comuni aree di possibile miglioramento. Entro maggio si intervisteranno una quarantina di referenti, tra scuole che inviano studenti in tirocinio formativo e aziende che li ricevono, in modo da confrontare i rispettivi punti di vista sulle fasi principali dell’esperienza. I risultati verranno presentati in un convegno in programma a inizio autunno: «A Varese saremo i primi, con un’indagine qualitativa complementare a quella su base statistica già compiuta dall’Ufficio scolastico regionale»

Imprese simulate

Nell’ultimo anno i trentuno manager volontari di Sodalitas Varese hanno concentrato i loro sforzi su tre filoni principali: corsi di preparazione al mondo del lavoro per studenti di licei e istituti tecnici del territorio e attività di consulenza, riguardanti, da un lato, onlus che hanno per obiettivo il recupero al lavoro di persone con disagio sociale e, dall’altro, sviluppare all’imprenditorialità i disoccupati che si rivolgono al Comune per mettersi in proprio.Nel primo caso sono stati realizzati centoventicinque corsi per un totale di settecentotrentanove ore d’aula, interessando quasi tremila studenti di diciotto scuole, operazione che ha richiesto un aumento dell’impegno.

Un’altra novità è stato la partecipazione di Sodalitas a progetti di impresa formativa simulata (Ifs) con le scuole “Ponti” di Somma Lombardo e “Dalla Chiesa” di Sesto Calende, che ha visto il sostegno di aziende reali come Novello srl di Oggiona Santo Stefano, MPE srl di Daverio e Naturcoop di Somma Lombardo. Come ha precisato Rossi, «l’impresa simulata ha fatto riflettere i ragazzi sulle loro capacità di essere imprenditori e di costruire oggetti tecnologici». Nel percorso è stato ritagliato un ruolo di rilievo per il mondo bancario con il coinvolgimento della Bcc di Buguggiate e Busto Garolfo.

I volontari di Sodalitas sono stati anche chiamati ad aiutare le cooperative sociali, non solo per l’adeguamento alle nuove normative in materia di gestione della qualità e certificazione ambientale, ma anche per i differenti approcci organizzativi che il nuovo contesto competitivo impone. E hanno offerto supporto allo sportello “Sviluppo imprenditorialità giovanile” al servizio “InFormaLavoro” del Comune di Varese.

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