VERGIATE – Una piazzola per gli atterraggi d’emergenza dell’elisoccorso. Questa la richiesta di Vergiate2030, il gruppo d’opposizione guidato da Romano Balzarini. Un intervento «né particolarmente dispendioso, né particolarmente invasivo», si legge nell’ordine del giorno presentato alla giunta del sindaco Daniele Parrino. Ma dove realizzare un’opera simile? La proposta: «I terreni di proprietà comunale tra le vie Piave e Corgeno».
Dalle rotonde alla piazzola
L’intervento dell’elisoccorso, sottolinea Balzarini, è gestito da Areu. Che «ha in dotazione cinque elicotteri in Lombardia, per attività diurna e notturna, e in particolare il nostro territorio è servito solitamente dalla base di Como». E nonostante «siano anche elicotteri costruiti a Vergiate, il nostro Comune non è dotato di una piazzola specifica». Tanto che, dice, «abbiamo potuto vedere atterraggi in emergenza nelle rotatorie, come quella sul Sempione o nei prati vicino alle case». Questo con «grandi rischi per gli operatori sanitari e per i piloti». Oltre alle «perdite di tempo prezioso, dato che in questi casi può essere determinante ogni minuto per la sopravvivenza di una persona». Le piazzole attrezzate più vicine per questi servizi «a noi risultano essere al campo sportivo di Golasecca e in un prato a Comabbio: decisamente distanti».
Come creare una nuova piazzola?
Come creare, quindi, una nuova piazzola? «Serve individuare il luogo adatto, trovare risorse per l’allestimento dell’area e, nel caso, cercare di usare strumenti di finanziamento pubblico». Un esempio: «Quelli messi a disposizione per le strutture ad uso della Protezione civile, a cui fa riferimento anche il servizio di Areu». Anche perché, conclude, si tratta di uno spazio che «non ha necessariamente bisogno di piattaforme o di attrezzature di illuminazione, anche se sarebbero utili. Ma, per iniziare, di uno spazio idoneo, dedicato e minimamente curato».
La proposta
Da qui, una serie di richieste. Come «attivare un contatto con Areu per individuare la migliore collocazione». La proposta riguarda i terreni comunali tra le vie Piave e Corgeno, che «appaiono particolarmente adatti: sono pianeggianti, dotati di ampi spazi e in prossimità del centro abitato e del Sempione (spesso luogo di tragici incidenti) e di altre arterie stradali (tra cui l’autostrada)». E quindi, in conclusione, «concretizzare il progetto con una specifica dotazione finanziaria nel bilancio comunale, adoperandosi per individuare possibili forme di finanziamento pubblico compatibili».