VERGIATE – Il centro polivalente “Vergiate vita cultura” è solo un piano, per ora, ma è subito tempo di compiere i primi passi. Un’idea di ciò che potrà essere c’è già. A dare un chance è lo Stato, con la possibilità di intercettare i fondi da destinare alla rigenerazione urbana. Per una stima di circa 5milioni di euro, tutto compreso. Ecco perché l’amministrazione del sindaco Daniele Parrino si sta attivando per mettere quantomeno le basi. Intanto attraverso una convenzione con Mornago e Casale Litta. E poi con una serie di passaggi tecnici indispensabili, a partire dall’area individuata per ospitare – eventualmente – il luogo della cultura.
L’area
Già in consiglio comunale, il prossimo 12 marzo, si potrà avere un assaggio dei piani. Da un puto di vista tecnico, principalmente. L’area individuata per “Vergiate vita cultura” è quella dell’ex Mover, dopo la caserma dei carabinieri che si trova lungo la strada provinciale. I terreni sono in parte di proprietà del Comune, in parte in mano ai privati. In sintesi, l’obiettivo è uniformare lo spazio da destinare alla rigenerazione urbana, facendo degli accordi di scambio. E, successivamente, abbattere dei capannoni.
Le ciclopedonali
Per partecipare al bando è necessaria una convenzione tra più Comuni sotto i 15mila abitanti, in modo da raggiugere questa quota. Vergiate ha già deliberato in giunta l’accordo con Casale Litta e Mornago. Che ovviamente avranno una fetta del potenziale risultato finale. Fra i piani, infatti, sono previste alcune piste ciclopedonali per collegare il futuro centro culturale con i due Comuni convenzionati. Per il momento, i percorsi si stanno ancora studiando. Ma Vergiate, essendo capofila e quindi obbligato a farsi carico della gestione, ha già aggiunto nel Piano triennale lavori pubblici queste opere, che verranno ufficializzate in consiglio comunale.
La prima possibilità
In generale, un’idea c’è. Solo abbozzata per ora, ma solo perché sono i primi passi da compiere. L’obiettivo resta intercettare le risorse statali, fattore di certo non scontato. Ma è anche vero che «sembrava un sogno da poter realizzare chissà quando», dice il primo cittadino. «Invece già oggi abbiamo una possibilità per fare un tentativo e ci stiamo impegnando per poterlo realizzare».