“Vergiate vita cultura”: il nuovo teatro costerà 3,5 milioni di euro

vergiate piano triennale opere

VERGIATE – Una somma che arriva a 5 milioni 502mila e 600 euro, per la precisione. Questa la cifra del primo Piano triennale delle opere pubbliche a Vergiate firmato dalla giunta del sindaco Daniele Parrino. Pochi interventi, ma quel che basta per mettere subito in chiaro gli ambiziosi progetti che si intende portare a termine entro il 2024. A occupare oltre la metà delle spese previste, l’ormai noto «sogno», ovvero il centro polifunzionale che in campagna elettorale è stato definito come «teatro». Ma ci sarà spazio anche per altre operazioni, soprattutto per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e per la canalizzazione delle acque bianche nelle frazioni.

Tre anni di opere

Per il 2022 è prevista un’unica voce, per 266.140 euro. E riguarda gli interventi di tutela e risanamento delle acque lacustri del lago di Comabbio. Lo stesso intervento trova spazio anche per l’anno successivo, con 91.860 euro stanziati. Inoltre, proprio per il 2023, sono previste la maggior parte delle opere, per un totale di 1 milione 774mila 460 euro. Di questi, 700mila euro sono destinati all’efficientamento energetico e al miglioramento tecnologico della scuola primaria De Amicis. Mentre il resto verrà declinato per la canalizzazione delle acque bianche nelle frazioni: a Cimbro per 547mila euro, a Corgeno per 435.600mila euro. Infine, il pezzo forte nel 2024. Si tratta proprio della realizzazione del centro polifunzionale, denominato “Vergiate vita cultura”. Che prevede una spesa di 3 milioni 462mila euro.

Le risorse sovracomunali

Il piano trova una base solida in una premessa: «Abbiamo inserito tutti gli interventi», dice il primo cittadino. Un riferimento soprattutto alle opere più impegnative. Sì, perché «inserire questi importanti interventi nel Piano delle opere pubbliche è il requisito minimo che serve per accedere ad eventuali finanziamenti tramite i bandi di Regione Lombardia o quelli nazionali». Insomma, un modo per «essere pronti». Anche perché si parla anche di cifre sostanziose, che richiedono «chiaramente contributi sovracomunali».

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