Viabilità in viale Duca d’Aosta: la rotonda della Coop funziona, ma non basta

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BUSTO ARSIZIO – Una rotonda sul viale. Anzi due. Forse tre. Il traffico scorre. Tra ruspe, operari e camion al lavoro le macchine filano via. Certo quello di questi giorni non può essere considerato un test attendibile. Tutti sanno che sarà settembre il vero banco di prova per la rotonda della Coop. Solo a quel punto, quando l’attività quotidiana sarà ripresa a pieno ritmo e le scuole avranno riaperto si potrà davvero dire se la nuova soluzione funziona davvero o se a quell’incrocio si stava meglio quando si stava peggio. I segnali positivi però non mancano. E anche i commenti degli automobilisti al momento sono unanimi e positivi.

Ma il viale Duca d’Aosta è lungo. E puntare lo sguardo solo all’incrocio di via Mameli sarebbe un errore. Se lo si alza invece, in entrambe le direzioni, si può intuire che quella rotatoria, per quanto possa funzionare, rischia a questo punto di non fare in fondo il proprio dovere. Già perché il rondò è piazzato proprio in mezzo a due impianti semaforici che smistano tantissimo traffico e che andranno calibrati alla perfezione. Il rischio infatti è quello che allo scattare del verde il flusso di auto che si riverserà sulla rotonda potrebbe essere tale da creare un tappo. E quindi ancora code come del resto accadeva con i semafori.

Ipotesi che si potrà valutare appunto solo a settembre. Anche se la questione c’è. E anche le soluzioni: rivedere l’assetto viario di tutta l’asta alberata e creare una nuova rotatoria ai semafori del tribunale e un’altra all’incrocio con via XX Settembre. Interventi questi certamente più agevoli rispetto a quella che sta prendendo forma alla fine di via Mameli, tanto più che non dovrebbero comportare il sacrificio di altri alberi.

«Aspettiamo il rientro dalla ferie per avere il quadro completo della situazione – dice l’assessore alla Viabilità Massimo Rogora – In ogni caso i progetti per intervenire non mancano e ci sono. Lungo il viale Duca d’Aosta, ma anche in altri incroci della città, dove il traffico regolato dai semafori è intenso e non mancano le code». Tra questi c’è quello della stazione, dove un primo tentativo è stato fatto posizionando una rotatoria provvisoria.  Perfetta se non fosse per il fatto che i pullman, soprattutto quelli doppi, non riescono a far manovra. «E’ chiaro che lì una rotatoria risolverebbe moltissimi problemi, ma in quel caso – spiega Rogora – l’intervento sarebbe più complesso e anche più oneroso». Come quello all’incrocio tra viale Venezia e via XX Settembre. Due intersezioni simili.

Intanto è cambiato il senso di marcia in via Martiri Belfiore. E’ questa la prima novità, annunciata al momento dell’inaugurazione del nuovo parcheggio di viale Venezia ed entrata in vigore da oggi. Un cambio che va così a creare un anello viabilistico con le vie Marconi e Tasso. Il cambio è anche dettato dal fatto che con l’apertura del nuovo parcheggio si è creata la necessità di rendere più organica possibile la circolazione su viale Venezia.

Dalla stazione a viale Duca d’Aosta poi, nei piani dell’assessore ci starebbe bene anche una rotonda all’incrocio tra via Caprera e via Mameli. Insomma quasi come un domino: la rotatoria della Coop sembra aver innescato un’eliminazione a catena degli impianti semaforici, i quali resisteranno ancora per un po’, ma solo per questioni di impegni economici. Realizzare completamente il piano viabilistico che ha in mente l’assessore richiederebbe un impegno economico importante, ma che in questo momento il Comune non potrebbe sostenere.

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