Da Seattle un viaggio di 9mila km porta il Fiat G91 a Volandia. «Aereo storico»

volandia seattle fiat g91

MALPENSA – Seattle chiama, Volandia risponde. Dal Museum of Flight arriverà il Fiat G91 PAN MM 6244, dopo un lungo viaggio di 9mila chilometri, via mare e via terra. Dalla costa occidentale degli Usa, salirà prima su un camion e poi su rotaia per un coast to coast fino a Norfolk. Da qui, partirà il 9 dicembre alla volta di Genova, a bordo de “La Traviata”, nave portacontainer battente bandiera francese. Così, dopo ben 22 giorni di navigazione, giungerà nel porto mercantile ligure, da dove proseguirà fino a Malpensa per essere sdoganato e ‘atterrare’ a Volandia nei primi giorni del 2022.

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«Grande valore storico»

Si tratta di una donazione che «leggiamo come di buon auspicio per il nuovo anno», commenta Marco Reguzzoni, presidente di Volandia. «È stata un’operazione lunga e complessa. Ma che oggi ci consente di ampliare la nostra collezione con un velivolo di grande valore storico». Impiegato nella Pattuglia Acrobatica Nazionale, l’aereo è stato pilotato, tra gli altri, dal comandante Angelo Boscolo, socio e consigliere dell’associazione Amici di Volandia. «Dopo le operazioni di rimontaggio e preparazione all’esposizione museale da parte dei volontari della nostra officina, verrà esposto nel padiglione Ala fissa nella sezione jet. Per poi trovare collocazione definitiva nel padiglione dedicato all’aeronautica militare, nel 2023, in occasione del centenario».

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Il Fiat G91

Il Fiat G91 MM 6244, dopo aver operato in Aeronautica militare in vari reparti tra cui la Pan come Pony 10, è stato ceduto negli anni Ottanta al Museum of Flight di Seattle, nell’ambito degli accordi di collaborazione industriale tra Boeing e Aeritalia. Una volta giunto a Volandia, i volontari dell’officina di restauro provvederanno all’opera di pulitura e lucidatura, visto che il velivolo in questi anni è stato esposto in area esterna. Costruito e progettato in Italia negli anni Cinquanta dalla Fiat aviazione, equipaggiò la Pattuglia acrobatica nazionale dal 1964 al 1981, quando fu sostituito dall’attuale MB 339.

Il lungo percorso

«Fin dal 2010, quando ci furono i primi contatti ufficiali con Seattle, il museo si dimostrò orientato favorevolmente alla cessione, ma è stato necessario attendere il 2018 perché la trattativa prendesse slancio. Fino ad arrivare all’ottobre di quest’anno, quando è stato firmato l’atto formale di donazione», aggiunge Claudio Tovaglieri, presidente del Comitato Scientifico di Volandia. «Un risultato che sancisce il prestigioso rapporto di collaborazione con uno dei più importanti musei aeronautici americani. La scelta di ‘affidare’ un proprio velivolo a Volandia, quale museo italiano che potesse valorizzarlo al meglio, certifica il prestigio e l’autorevolezza anche internazionale della nostra realtà. E per la fiducia dimostrata, vogliamo ringraziare The Museum of Flight e il comandante Moreno Aguiari per la preziosa collaborazione di coordinamento dagli Usa tra i due musei. Un esempio virtuoso di collaborazione volta alla conservazione del patrimonio storico aeronautico che ci auguriamo di poter ripetere con tante altre realtà».

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