«Volevamo solo chiarimenti sul “gruppo culturale” del commissario FI a Samarate»

progetto democratico samarate

Scorrendo le notizie delle testate online locali, abbiamo avuto il “piacere” di leggere un comunicato stilato da un ex assessore della giunta Tarantino, ora commissario per la Lista di Forza Italia, inerente la commissione cultura dello scorso 5 marzo. 

Interessante versione dei fatti, d’altronde la commissione si è aperta proprio con un monologo dell’ex coordinatore di Forza Italia, presente come commissario supplente di Forza Italia, che metteva le mani avanti circa il fatto che, pur non essendo una associazione formalmente costituita ed iscritta all’Albo Comunale delle Associazioni, il suo “Gruppo Culturale” era stato invitato al tavolo delle associazioni con rappresentante il commissario supplente stesso!!!!

Le domande della sinistra, che poi sono state di Progetto Democratico (così per chiarire che la “chiusura mentale” a sinistra non è diffusa) sono state poi rivolte all’amministrazione, per:
a) avere aggiornamenti circa la messa a disposizione della Villa Montevecchio, attualmente ancora in usufrutto alla Fondazione Montevecchio con uno statuto tuttora vigente;
b) quali valutazioni sui costi fossero state fatte dall’amministrazione;
c) un chiarimento circa le dichiarazioni del suddetto commissario di Forza Italia che avrebbe, in quanto referente di un gruppo di persone che ha organizzato lo scorso anno sei eventi, secondo le sue dichiarazioni, firmato un accordo con l’amministrazione per usufruire gratuitamente della Villa Montevecchio, al pari delle associazioni regolarmente costituite.

Le nostre domande erano volte a comprendere se il contratto fosse esclusivo o fosse possibile estenderlo a tutti i cittadini che vogliano organizzare eventi culturali in città e come questo possa essere sostenibile economicamente; ricordiamo, infatti, che i costi per la manutenzione della villa saranno totalmente a carico dei cittadini (dopo la chiusura della Fondazione) e se tenesse in considerazione il fatto che le associazioni per accedere ai benefici a loro dedicati, debbano dimostrare di avere 12 mesi di operatività sul territorio, di avere almeno 7 soci ed essere regolarmente costituite a norma di legge, prima di potersi iscrivere ufficialmente all’apposito albo, come sancito dall’art. 3 del Regolamento per l’istituzione dell’Albo delle Associazioni.

Egoisticamente farebbe comodo a tutti poter firmare accordi con l’amministrazione, nessuna chiusura mentale da parte nostra, né tanto meno nessun attacco al “Gruppo Culturale” del commissario supplente di Forza Italia, ma una semplice richiesta di informazioni e chiarimento.

Se le commissioni non devono servire neanche a questo non capiamo come possiamo intenderle.

La questione delle modalità di assegnazione alle Associazioni degli spazi di Villa Montevecchio era già stata da noi sollevata in Commissione Bilancio durante la discussione della messa in liquidazione della Fondazione Montevecchio; ricordiamo che esiste un “Regolamento per la concessione di contributi, sussidi, patrocini, beni mobili immobili a Gruppi e Associazioni” che, al Capo III art. 14 tratta, appunto, la concessione degli immobili diversi dalle strutture sportive.

Da parte nostra non abbiamo insultato o accusato nessuno, abbiamo solamente chiesto chiarimenti, visto che non conoscevamo i fatti.

Dall’altra parte invece si è giocato in difesa e alzando i toni.

L’esperienza ci insegna che chi urla ha torto, ma magari ci sbagliamo.

Rossella Iorio e Tiziano Zocchi
(consiglieri di minoranza a Samarate, gruppo Progetto Democratico)

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