Vuelta. Nelle Asturie emerge Meintjes, Evenepoel si rafforza in classifica

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photo-medium da tuttobiciweb

Fuoco e fiamme nella nona tappa della Vuelta a España 2022: domenica pre-riposo, capitolo conclusivo di un weekend spaccagambe nelle Asturie, a festeggiare al termine della Villaviciosa-Les Praeres da 171 chilometri è Louis Meintjes (Intermarché Wanty Gobert) al primo successo di altissimo livello dopo una carriera all’insegna di alti e bassi e bei piazzamenti. Ma esulta Remco Evenepoel, che nel muro verticale che porta all’arrivo in salita saluta i rivali e va da solo a riprendere quasi tutti gli attaccanti di giornata, creando il vuoto nella generale!

Tra Meintjes ed Evenepoel, sul podio 2° e 3° Samuele Battistella (Astana) ed Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious) mentre subito dietro Remco c’è Filippo Conca (Lotto Soudal).

In mattinata vengono annunciati tre abbandoni: Wout Poels (Bahrain Victorious) e Pieter Serry (Quick Step) positivi al Covid-19, e un febbricitante Sepp Kuss che lascia quindi la Jumbo Visma orfana dell’uomo più fondamentale per Primoz Roglic.

LA CORSA – A dimostrare quanto questa frazione fosse cerchiata in rosso sul calendario dei team presenti qui in Spagna, gli attacchi si susseguono fin dal primo metro del via ufficiale: nel segmento pianeggiante verso est, prima del “giro di boa” di Nueva, provano a scattare praticamente tutti. Il tentativo più credibile sembra quello di De Gendt, Villella e Bol, si assiste anche a una solitaria di Pacher, in generale mille controscatti… finché al km 42, a seimila metri dalla marcia indietro che segna l’inizio delle scalate odierne, prende forma una fuga a dieci: Thymen Arensman (DSM), Louis Meintjes (Intermarché Wanty Gobert), Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious), Josè Manuel Diaz (Burgos), Dylan Van Baarle (Ineos), Samuele Battistella (Astana), Filippo Conca (Lotto Soudal), Simon Guglielmi (Arkea Samsic), Jimmy Janssens e Robert Stannard (Alpecin).

Uomo classifica “pericoloso” per le speranze di successo dell’azione, Arensman si sfila quasi subito e lascia gli altri in nove a fuggire: i big lasciano fare e può cominciare un nuovo capitolo. Un capitolo fatto di 5 Gran Premi della Montagna, ben controllati là davanti dai due compagni di squadra della maglia a pois Jay Vine, e un traguardo volante nella stessa città di partenza che non sposta gli equilibri della classifica a punti, in cui Mads Pedersen (Trek Segafredo) conserva i 5 punti di vantaggio ottenuti ieri su Sam Bennett. Ma procediamo con ordine.

L’Alto del Torno (cat.2) vede la Quick Step imprimere un ritmo folle per fare subito selezione: una volta che il gruppo si riduce a una quarantina di unità, il Wolfpack amministra e lascia a 4 minuti il ritardo. Minuti che salgono a 5 tra Mirador del Fito (cat.1) e Alto de la Llama (cat.3) fino allo sprint intermedio conquistato senza volata da Conca davanti a Van Baarle.
Andata e ritorno fatti, ora rotta verso sud: sulla salita di La Campa (cat.3) il plotone si limita a scaldare un po’ i motori e riportarsi a 4 minuti, mentre Gerben Thijssen dell’Intermarché Wanty Gobert cade ed è costretto a ritirarsi; il team belga resta con sei effettivi dopo la positività al coronavitus di Jan Hirt a metà settimana.

Nel dolce declivio che precede l’ascesa finale saltano gli accordi: a 9 km all’arrivo partono Jimmy Janssens e Samuele Battistella; Louis Meintjes, il favorito tra i battistrada per qualità e caratteristiche, prova a ribattere, ma i due creano un piccolo vuoto dietro di sé e approcciano i 4km al 13% verso le praterie montane del comune di Nava con mezzo minuti di margine sugli ormai ex compari d’avventura.

Qui però escono fuori i valori di tappa e di classifica: Janssens si pianta ben presto, Meintjes rinviene e scavalca il veneto. Nel gruppo principale, nel frattempo, va in scena una masterclass: Evenepoel, trainato ai piedi della pendenza da un Alaphilippe gregario di extra-lusso, prende e saluta tutti i rivali. Il leader belga va a prendere uno a uno gli ormai ex fuggitivi, tranne Meintjes e Battistella… e Zambanini, che resiste stoicamente e porta a casa un fantastico podio.

Alle spalle della maglia rossa belga arriva l’altrettanta rossa casacca (di team belga) dell’altro italiano Conca. Dietro quest’ultimo, Juan Ayuso mette la ruota davanti a Guglielmi in volatina: il campioncino spagnolo scalza Almeida dalle gerarchie UAE, così come il campione spagnolo in maglia bianca Carlos Rodriguez, stando alla ruota di Enric Mas, s’impone come capitano della Ineos a scapito di un Geoghegan Hart vittima oltretutto di una caduta.

Domani la carovana “riposerà” ovvero volerà dal nord al sud della Spagna: martedì si ripartirà tra Elche e Alicante con l’unica crono individuale di questa Vuelta. Oramai i giochi si riducono a sei uomini, fino cioé ai 3’08” di Simon Yates: un talento a cronometro del calibro di Evenepoel, a scanso ovviamente di crolli dell’ultima settimana, rischia di ipotecare il trionfo dopodomani!

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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