Il valore dell’obiettività. E una sfida

editoriale coronetti

Bisogna essere un po’ matti per avventurarsi in una nuova iniziativa editoriale con i tempi che corrono. Un po’ matti ma con una visione chiara sul presente e sul futuro dell’informazione, legata a filo doppio ai rovesci congiunturali e alle veloci trasformazioni tecnologiche in atto. Che viaggiano in parallelo con le velocissime, quasi imprevedibili trasformazioni della società, con i propri riti, le abitudini, le necessità che sino a ieri parevano impossibili o perlomeno improbabili. E’ in questo contesto che si inserisce Malpensa24, una voce in più per un’area che determina il riferimento economico e produttivo del Varesotto e dell’Alto Milanese. Per dirla con una ovvietà, un territorio strategico sotto tutti i profili. Non è un caso che abbiamo scelto di chiamarci come l’aeroporto che, appunto, dà l’impronta decisiva e caratterizzante a quanto gli sta intorno. Non abbiamo la velleità di imporci rispetto a gloriose storie editoriali centenarie o, più semplicemente, a chi, con lungimiranza, arrivò per primo in provincia di Varese a diffondere notizie via web. Ci accomodiamo nel settore con rispetto verso gli altri, pretendendone però altrettanto. La nostra speranza è di avviare un confronto nel segno della correttezza, ciascuno nel proprio ruolo e occupando gli spazi di competenza. Perché, nel multiforme e ampio mondo dell’informazione, di spazio ce n’è per tutti. Non facciamo promesse, né ci impanchiamo con la retorica che di solito caratterizza certi pistolotti dei direttori al loro esordio. Lavoriamo con un editore che garantisce libertà. Garanzia per i giornalisti e, soprattutto, garanzia di pluralismo per chi ci leggerà. Questo è già molto. Il resto dobbiamo metterlo noi, con impegno e entusiasmo, aprendo finestre di opinioni e di interventi per coloro che vorranno dire la loro. Provando a setacciare il territorio per scovare tutti i suoi lati, belli o brutti che siano. Esaltando le eccellenze, che sono parecchie, e denunciandone i difetti, a cominciare da quelli della politica politicante con i suoi vecchi e nuovi protagonisti. Consapevoli di essere anche noi esposti agli errori, che cercheremo, nell’eventualità, di correggere. Insomma, una sfida. Che ci esalta e ci proietta in una dimensione digitale e sociale in vorticoso sviluppo. Ogni altra parola sarebbe di troppo. Tranne il doveroso ringraziamento a Fabrizio Iseni, che attraverso la sua Fondazione ha dato fiducia al sottoscritto e ai colleghi che ha assunto, riconoscendo loro professionalità e serietà. Per tutto quanto potremmo aggiungere e che non aggiungeremo, vi rimandiamo al sito e alla sua offerta informativa. Che ci piacerebbe fosse la più affidabile possibile. Ma qui entriamo in un territorio minato, dove tutto è relativo e si conforma alle opportunità e ai modelli delle singole persone o dei gruppi di interesse. In discussione c’è persino l’obiettività, il cui valore dipende dalle prospettive di ciascuno di noi, dalle capacità di analisi e finanche dai pregiudizi. Ma se concludessimo che l’obiettività non esiste finiremmo per dare ragione a chi sostiene che questa affermazione è l’alibi per raccontare fesserie. Dalle quali, Malpensa24 vuole tenersi alla larga.