100 anni di Pro, il mito continua: la storia siamo noi

Serafini

BUSTO ARSIZIO – 100 anni, 100 personaggi, 100 suggestioni, 100 racconti (anzi 102 per l’esattezza). Lo scrittore Carlo Albè, “battezzato” all’età di 6 anni al mondo Pro Patria, ha provato a racchiudere la centenaria storia tigrotta in un libro, “100 anni di Pro“: una raccolta di ritratti dell’universo biancoblù, fatto sì di giocatori, di dirigenti e di tifosi – di ogni età e generazione – ma soprattutto di persone che hanno vissuto l’amore per la Pro a loro modo, in un gol (del “piccolo” Gipo Calloni), in una vigilia particolare (a Savona da Serafini…papà), in un aneddoto (il rigore sbagliato coi lilla da Sartirana), in un pre partita (Roberto Vender a Novara), in un colore (la maglia nera, anziché biancoblù) o in una lavagna elettronica sottratta al rivale (il Merlino). Una sintesi resa difficile dalla grandezza della gloriosa storia della Pro Patria, ma “una storia che andava raccontata” e che “ha toccato le corde”, perché la storia della Pro è anche poesia (e Grecchi ne sa qualcosa).

Da Manicone a Serafini

E così, in un Teatro Sociale (foto GioGara) gremito più degli abbonati dello “Speroni” (Gigi Farioli ha lanciato un appello alle forze della città perché il mito Pro Patria continui), la serata – presentata dal giornalista Sky Fabio Tavelli (autore della prefazione) – ha provato a far rivere ai tantissimi tifosi ed agli ex tigrotti presenti in sala (Taglioretti, Gipo Calloni, Manicone, Dato, Perfetti, Vecchio, Polverini, Serafini, Calzi, Ferri e tanti altri ancora, oltre ad una nutrita delegazione della prima squadra di mister Javorcic) 100 anni di storia, di  passione, di amore, di gioie e anche di sconfitte, vissute in campo, dietro una scrivania o sugli spalti: stralci, introdotti da Giovanni Castiglioni, letti dal palco da Carlo Albè, con l’apprezzato accompagnamento della chitarra di Roberto Fazari.

Cuore biancoblù

Nato da un’idea del Comitato 100 anni di Pro del presidente Luca Calloni, e degli inesauribili Lele e Piso, il libro, con foto di Emanuele Reguzzoni e Giovanni Garavaglia, avrà anche una finalità benefica: il ricavato del “manuale d’amore biancoblù”, patrocinato dal Comune di Busto Arsizio (presente anche il Sindaco Antonelli, oltre ai Sindaci di Castellanza e Marnate), dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto e dall’Aurora Pro Patria 1919 (presente la dirigenza biancoblù al completo, con in testa Patrizia Testa), andrà a tre associazioni del territorio attive nel sociale: Ability Apnea, la Casa di Chiara e Apar Busto Arsizio. Del resto il grande cuore dei bustocchi è noto, come è risaputo che “ai bustocchi basta poco per volere bene ad un giocatore della Pro: basta dare tutto dal primo all’ultimo minuto, basta bagnare la maglia di sudore“. Parola di Melo Dato.

100 anni pro storia – MALPENSA 24