14 novembre 1987 – La Pro Patria ricorda Cecotti: “Andrea vive con noi”

Cecotti

BUSTO ARSIZIO – Andrea vive con noi, ogni giorno.
Oggi, domenica 14 novembre, ricorre una tristissima ricorrenza per tutti i tifosi della Pro Patria e del calcio in generale. Esattamente 34 anni fa, alle ore 14 di un sabato maledetto, il calciatore tigrotto Andrea Cecotti, dopo alcuni giorni passati in coma a seguito di un malore (trombosi carotidea) accusato la domenica precedente durante la partita di campionato al “Tenni” di Treviso, salì prematuramente in cielo, lasciando un vuoto tuttora incolmabile. Di fronte ad una morte così assurda e ingiusta non ci possono essere e non ci potranno mai essere parole.
Eppure, grazie agli amici di www.bustocco.it, c’è chi ha voluto a lasciare un ricordo di quel promettente ragazzo friulano (cresciuto nell’Udinese fino all’esodio in A) di appena 25 anni, da poco diventato papà della piccola Desy

Pierangelo De Bernardi (all. Pro Patria 87-88)

Sembrerà forse un’affermazione di circostanza, dire che un allenatore, che giornalmente nella sua attività si rapporta con parecchi giovani, possa sentire la mancanza, ed in contrasto la viva presenza di uno di questi. Andrea Cecotti lo rivedo attraverso i suoi compagni, con la voglia di impegnarsi nella vita e nel calcio con vera professionalità.
E’ certamente retorico parlare di Andrea come di un bravo ragazzo, sempre attento a non creare problemi, ma in effetti è la verità. Abbiamo passato diversi giorni assieme in ritiro e sul campo di gioco e ripensarci mi dà molta amarezza. Ora non ci resta che onorare questa sua “presenza” a Busto con impegno, dare affetto a Nadia ed a Desy, la sua bambina, convinti che “Cecco” ci resterà sempre nel cuore, come un caro amico che non potremmo mai dimenticare.

Davide Onorini (capitano squadra)

Se vi parlo di uno sguardo sincero, di un sorriso generoso, di un amico che avrebbe dato tutto il suo cuore per il prossimo, vi parlo di Andrea. La fortuna ha voluto che le nostre vite si sfiorassero, ci ha dato modo di convivere con un ragazzo speciale, che ci ha voluto compagni ed amici. Ma se ora non è qui tra noi, Andrea è ancora più in noi, in voi, in chi di lui ricorda quello sguardo quel sorriso. Andrea Cecotti tornerà in campo con noi ogni giorno, in silenzio perché per lui il calcio era la vita.

Luciano Pistocchini (direttore Pro Patria Clubs)

Andrea Cecotti era un ragazzo ben dotato, dal gioco semplice ma efficace sulla fascia sinistra. I tifosi erano entusiasti dell’acquisto, perché erano parecchi anni che a Busto non si vedeva un terzino fluidificante nelle file dei tigrotti. In un’intervista rilasciataci pochi giorni prima della sua scomparsa, Cecotti si diceva preoccupato per la famiglia della quale sentiva la mancanza, a causa del suo continuo girovagare che non gli permetteva di dare ai suoi una certa sicurezza economica. Se a Busto falliva, sarebbe tornato al suo paese dove avrebbe avviato la paninoteca che gli avrebbe consentito di rimanere vicino ai suoi cari, dando loro maggiore sicurezza affettiva ed economica. Tutti gli volevano bene perché non creava problemi, cercava solo di migliorare con i suoi compagni.
Personalmente che ricordo avremo di Andrea?
La paterna carezza, sul capo a Vittorio Veneto. La sua ultima sera alla vigilia della partita contro il Treviso

Ottavio Tognola (giornalista, radiocronista)

Mariotti, Federico… mi prende un nodo alla gola: un nome non ci sarà più pronunciato nelle mie radiocronache domenicali dai campi della C2. Andrea Cecotti ci ha lasciati per sempre. Non descriverò più le sue discese sulla fascia, i suoi precisi assist per i compagni. Solo un avversario crudele come il male che lo ha colpito slealmente poteva fermarlo. Doveva essere una domenica felice, per un gruppo di famiglia unito: Nadia, la piccola Desy, papà Vittorio, mamma Lina, quasi avvertiti da un triste presentimento hanno voluto essere vicini al loro Andrea e non aspettarlo a casa come consuetudine. Da autentico “furlan”, il ritorno a casa era sacro.

Ricordo dopo il derby, con quanta gentilezza si scusò con il sottoscritto pronto ad intervistarlo: “Ho un treno che mi aspetta, mi spiace veramente: sarà per domenica prossima“. E puntualmente contro il Pordenone, squadra della sua terra. non mancò l’appuntamento.
La mia intervista valeva assai poco, capisco solo ora il grande amore che lo legava ai suoi, quali generosi sentimenti albergavano nel suo animo di giovane venticinquenne, pieno di vita e profondamente buono.
Addio Andrea, l’intervista più bella ce l’hai già lasciata. Il tuo nome riecheggia lassù, ti siamo ora più che mai vicini con Nadia e Desy. Il tuo messaggio più bello, la tua lunga discesa s’è compiuta.

Pro Patria, 34 anni fa l’ultima partita di Cecotti. Da allora…

Andrea Cecotti Pro Patria – MALPENSA 24