Il 4 Novembre di Varese ricorda i caduti e celebra il valore fondamentale della Pace

VARESE – La città giardino ha celebrato il 4 Novembre, giorno dell’unità nazionale e giornata delle forze armate. A Varese si è tenuta la cerimonia commemorativa provinciale organizzata da Prefettura, Comune, Provincia e associazioni combattentistiche d’arma e partigiane. Presenti le autorità civili e militari cittadine, con il consueto corteo per le vie del centro e il finale in piazza Repubblica. Al centro dei discorsi ufficiali l’importanza di difendere la pace in un momento particolare come quello attuale, con la guerra che da mesi prosegue nell’Est Europa.

Partenza in piazza San Vittore

Le celebrazioni hanno preso il via alle 9.30 in piazza San Vittore, con il prefetto Salvatore Pasquariello e il generale di divisione Nicola Terzano, capo di stato maggiore del comando Nato di Solbiate Olona, che hanno passato in rassegna le forze dell’ordine e le associazioni schierate nella piazza. Presenti numerosi sindaci del varesotto, insieme ai parlamentari Alessandro Alfieri e Andrea Pellicini, la vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia Francesca Brianza e i consiglieri Emanuele Monti, Samuele Astuti e Giacomo Cosentino e l’assessore regionale Raffaele Cattaneo. Le autorità hanno deposto le corone all’Arco Mera.

In corteo fino a piazza Repubblica

A seguire, scandito dalle note della banda di Marchirolo, il corteo (nella foto) lungo le vie del centro colorate dalle bandiere italiane: corso Matteotti, piazza Monte Grappa, corso Moro, Via Vittorio Veneto, piazza XX Settembre, via Mazzini, via Avegno e piazza della Repubblica. Qui a partire dalle 10 si è svolto il clou della cerimonia, con l’intervento del professor Antonio Maria Orecchia, docente di storia contemporanea all’Università dell’Insubria, che ha ricordato i fatti della Prima Guerra Mondiale e le sue conseguenze per l’allora giovane Italia. «La vita di trincea facilitò il processo di integrazione che l’Italia non aveva mai avuto. Nacque un vero e sincero amor di patria». Poi un momento altamente simbolico come l’Inno di Mameli interpretato con la lingua dei segni dal Coro delle Mani Bianche (nella foto sotto), composto dagli studenti delle scuole primarie del varesotto.

Il valore della Pace

Sono seguiti alzabandiera, onore ai caduti e deposizione delle corone al monumento del Butti a loro dedicato. Infine i discorsi ufficiali. «Siete la nostra forza, la nostra sicurezza e la garanzia della nostra pace», ha detto rivolgendosi a forze dell’ordine e forze armate la vicepresidente del consiglio regionale Francesca Brianza. «In questi mesi in cui è minacciata in continuazione ci stiamo rendendo conto tutti del valore fondamentale della pace. Non possiamo permettere che le certezze costruite in anni di pace e benessere siano distrutte», l’intervento del presidente della Provincia di Varese Emanuele Antonelli. Quindi il sindaco di Varese Davide Galimberti: «Il nostro pensiero va a quei luoghi in cui la guerra è ancora una tragica realtà, come in Ucraina». Il prefetto Pasquariello ha letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.