Dalla Regione 900mila euro al Comune di Laveno per valorizzare Palazzo Perabò

LAVENO MOMBELLO – Dopo il bando “Borghi” aggiudicato con un contributo di 1 milione di euro, il bando sulla rigenerazione urbana per la riqualificazione del fronte lago (500mila euro), i due contributi da 200mila euro ottenuti per i rifacimenti dei tetti di Villa Frua e dell’ex municipio di piazza Italia, il Comune di Laveno Mombello si aggiudica un ulteriore importante contributo di 900mila euro destinato al recupero ed alla valorizzazione di Palazzo Perabò (nella foto), il gioiello architettonico cinquecentesco di Cerro che ospita il Museo Internazionale del Design Ceramico.

Bando regionale

«Un altro importante tassello che si aggiunge al progetto di recupero e valorizzazione dei palazzi storici del nostro comune – commenta il sindaco di Laveno Mombello Luca Santagostino – ottenuto grazie ai bandi di Regione Lombardia e alla straordinaria competenza e tenacia dei collaboratori dell’Ufficio Tecnico comunale, del team dei tecnici di Civitas e della consigliera Paola Sacchiero con delega al crowdfunding. Il progetto di valorizzazione dello “scrigno” della tradizione ceramica lavenese introdurrà anche tecnologie innovative attraverso l’uso di beacons, dispositivi che, installati vicino a un’opera, forniscono automaticamente sullo smartphone del visitatore contenuti multimediali sulla stessa, facendo diventare la visita un’esperienza integrata e immersiva».

Un polo di cultura

Il contributo di Regione Lombardia per il progetto destinato a Palazzo Perabò si aggiunge al cofinanziamento del Comune e della Laveno Mombello Srl, permettendo in tal modo di recuperare il valore storico e architettonico della struttura, nonché di perseguire l’obiettivo dell’inserimento del Midec nel “Sistema Museale Lombardo”. «Il MIDeC sta diventando sempre più un importante polo culturale per il territorio – sottolinea l’assessore alla cultura Mario Iodice – riaperto finalmente tutti i giorni, ad eccezione del lunedì, accanto alle preziose collezioni permanenti di artisti della tradizione ceramica locale, ospita mostre provvisorie di livello internazionale ed è vivificato da laboratori di ceramica, concerti di musica, rappresentazioni teatrali e cinematografiche in un fecondo e armonioso intreccio di saperi e linguaggi di ieri e di oggi in cui la coesistenza di tradizione e innovazione risulta vincente». Il nuovo contributo di Regione Lombardia si aggiunge al bando Cariplo ottenuto solo pochi mesi fa per riqualificare soprattutto in ottica didattica e digitale il museo.

Il progetto

«Palazzo Perabò – commenta l’assessore ai lavori pubblici Fabio Bardelli – è simbolicamente e architettonicamente riconosciuto come identitario sia per il borgo di Cerro sia per il territorio comunale e oltre. Data la sua unicità e il valore storico dell’edificio, il progetto è stato pensato per recuperarlo e riportarlo alle origini, potenziandone la valenza di polo culturale ad ampio raggio». Il progetto complessivo prevede quattro macro lotti. Un primo riguardante il rifacimento conservativo di facciate, infissi, illuminazione architettonica, quindi un intervento prettamente conservativo, nonché la riqualificazione sia del cortile interno sia del parco, consentendone l’ingresso anche senza accesso al museo.

Gli altri lotti

Un secondo lotto punta all’adeguamento alla normativa in materia di sicurezza antincendio e interventi per l’accessibilità delle strutture alle persone con disabilità motoria. Un terzo è stato pensato per trovare una soluzione che permetta di creare uno spazio culturale polifunzionale. L’intervento prevede la possibilità di inserire una copertura di ridotto impatto architettonico che renda però il cortile sfruttabile anche con possibili avversità atmosferiche. Questo consentirà di renderlo fruibile senza il rischio dovuto agli eventi atmosferici. Un quarto e ultimo lotto riguarda un potenziamento della fruibilità delle sale e delle opere esposte attraverso interventi sugli arredi e sugli espositori, uso di tecnologia beacon e realizzazione di riproduzioni tattili di opere per la fruizione anche da parte di persone con disabilità sensoriale e cognitiva. Al progetto partecipa quale partner la Società in House Laveno Mombello Srl, detenuta al 100% dal Comune di Laveno Mombello, che svolge, per il Comune, attività di manutenzione ordinaria e straordinaria su beni di proprietà dell’Ente.