GALLARATE – Separare i veri partecipanti alla rissa dagli “spettatori”. E’ questa l’indicazione della procura di Busto Arsizio dopo quanto accaduto in centro a Gallarate nel pomeriggio di venerdì 8 gennaio. I primi saranno denunciati, i secondi no. Intanto salgono a 12 circa i ragazzi individuati dagli inquirenti. Gli uomini del commissariato di polizia di Stato gallaratese, su indicazione del pubblico ministero Nadia Calcaterra, hanno già deferito una 18enne di origine nigeriana residente a Varese vista mentre fisicamente partecipava alla rissa.
La procura dei minori
Un secondo maggiorenne (i coinvolti sarebbero ragazzi tra i 14 e i 18 anni residenti, stando a quanto accertato sinora, tra Gallarate, Varese, Cassano Magnago e Malnate) sarebbe in odor di denuncia. La posizione di questi due giovanissimi resterà in carico alla procura di Busto. Per gli altri 10 identificati, tutti under 18, la procura dei minori di Milano sarebbe in attesa dell’informativa per poter vagliare i casi e procedere di conseguenza. Stando a quanto accertato sinora il “movente” scatenante del pomeriggio di follia (sequestrati due borsoni con catene, mazze, sassi e un coltello) sarebbe un precedente pestaggio ai danni di un ragazzino albanese. Il dove e il quando sarebbe avvenuto resta riservato.
Rissaioli e spettatori
Ora il punto è, anche attraverso i video numerosi che a quanto pare mostrano la rissa ancora meglio che dal vivo, quello di separare i violenti dagli spettatori. E’ quasi certo infatti, ne ha parlato anche il sindaco di Cassano Nicola Poliseno al quale sono state girate alcune chat, che “dell’appuntamento” in quel di Gallarate si parlava da giorni tra decine di ragazzi. Da inizio gennaio se non da fine anno. In tanti a Gallarate ci sarebbero andati per “guardare” la rissa. Senza parteciparvi, ma da spettatori comunque al corrente di tutto. Che non avrebbero reputato opportuno avvertire i genitori evitando così quanto poi accaduto.
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