A Busto i campionati italiani di karate tradizionale: 800 atleti alla e-work Arena

Da destra, Maurizio Artusa, Giorgio Gazich, Emanuele Antonelli e Marco Colombo

BUSTO ARSIZIO – Saranno circa 800 gli atleti, in arrivo da tutta Italia, che nel weekend del 3-4 giugno si sfideranno alla e-work Arena per i campionati italiani assoluti di karate tradizionale della FIKTA, organizzati dalla Asd Polisportiva Bu Do Kan del Maestro Giorgio Gazich. «Da tanti anni non si vedevano numeri così» rivela il presidente del comitato lombardo della Federazione, Fabio Fugazza. Sei i campi di gara che verranno allestiti nel “tempio” del volley di viale Gabardi, con 54 arbitri e 22 presidenti di giuria, per le gare di kata (forma) e kumite (combattimento). Gare in programma dalle 10 alle 18.30 di sabato 3 giugno e dalle 9.15 alle 16.30 di domenica 4 giugno.

L’evento

Un evento imponente, che darà lustro all'”anno dello sport bustocco” della Città Europea dello Sport 2023. «È solo grazie al Bu Do Kan se abbiamo un campionato italiano a Busto» il tributo del sindaco Emanuele Antonelli alla società di karate (attualmente presieduta da Marco Colombo), alla sua quarta organizzazione di un campionato italiano assoluto. Prestigioso il comitato d’onore della manifestazione, che vede tra i propri membri il Maestro Hiroshi Shirai, fondatore della Fikta e faro del karate tradizionale mondiale, ma anche il Prefetto di Varese Salvatore Pasquariello e il sottosegretario allo sport di Regione Lombardia Lara Magoni.

Promozione per i bambini

«Non sarà “solo” un campionato o una duegiorni fine a se stessa – la definisce l’assessore allo sport Maurizio Artusa – il Bu Do Kan dimostra ancora di credere nei giovani, e ha preparato questo evento con giornate dedicate alle scuole per far conoscere questa disciplina sportiva. Abbiamo creato un coupon, che è stato distribuito nelle scuole: permetterà ai ragazzi sotto i 14 anni, che entreranno gratuitamente alla e-work Arena, di concorrere all’estrazione di un corso gratuito di karate». Il concorso a premi sarà accompagnato dalla mascotte Tora (il nome, che in giapponese significa “tigre” ma anche “attacco lampo”, è stato scelto dai ragazzi della scuola di karate), che eseguirà delle dimostrazioni per i più piccoli.

Il Bu Do Kan

Questo perché, sottolinea la segretaria Anna Gomiero, «a noi interessa il karate come disciplina educativa e formativa. Che non ha limiti di età, infatti la praticano dai bambini di 4 anni agli anziani della terza età». Con 220 atleti iscritti (seppur contro i 300 dell’epoca pre-Covid), il Bu Do Kan rimane tra le società sportive più rappresentative a Busto: cinque gli atleti “di casa” che cercheranno di conquistare un titolo italiano. «Ma non sarà facile centrare il podio – ammette il Maestro Giorgio Gazich, storico direttore del Bu Do Kan – l’Italia è uno dei Paesi top nel karate tradizionale, il livello degli assoluti è molto alto».

Il karate tradizionale

«Il Karate è “l’arte della mano vuota”, che si basa sul triangolo tra mente, corpo e tecnica – spiega – non è nato come sport ma come arte marziale di difesa, poi diventata beneficio fisico e mentale in termini di autocontrollo. Nel karate tradizionale prevalgono lo studio e la ricerca, mentre il karate sportivo si basa sulla competizione, con regole precise». Tra le due federazioni, FIKTA e FIJLKAM, però c’è sinergia, da quando hanno sottoscritto un protocollo d’intesa, tanto che la federazione del karate sportivo è tra gli enti che patrocinano l’evento.

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