A Tornavento senza mascherina, scappano dai vigili e danno false generalità

LONATE POZZOLO – Passeggiano con il cane al guinzaglio per Tornavento senza mascherina e cercano di sfuggire ai controlli degli agenti di Polizia locale, poi quando vengono raggiunti forniscono false generalità per non farsi identificare: per due cittadini residenti a Lonate scattano denuncia e sanzione. Una disattenzione – l’uscita di casa senza coprirsi naso e bocca come obbligatorio anche all’aperto in Lombardia – che insieme al tentativo di depistare gli agenti, potrebbe costare caro ai due lonatesi.

I controlli della Polizia locale

Torna la grande affluenza a Tornavento nei weekend della “Fase 2”, ma la Polizia locale dell’Unione dei Comuni di Lonate e Ferno tiene sotto controllo la situazione. Attività intensa per il Corpo guidato dal comandante Emanuele Mattei durante i primi giorni della Fase 2, «soprattutto nelle verifiche della corretta applicazione delle disposizioni sanitarie – come spiega l’assessore alla sicurezza dell’Unione, il sindaco di Ferno Filippo Gesualdi – che in questa fase occorre applicare con il massimo scrupolo per non rischiare che dalla Fase 2 si facciano dei passi indietro». Particolare attenzione è stata posta nella vigilanza dell’accesso alla famosa e pittoresca Piazzetta di Tornavento, abituale meta di numerosi visitatori provenienti da tutta la provincia e non solo.

L’episodio

In questo caso, la Polizia Locale nell’ambito dei controlli Covid-19, in seguito a numerose segnalazioni di assembramenti e persone che non indossavano le mascherine è intervenuta per la verifica delle segnalazioni e  nell’occasione ha accertato la presenza di alcune persone che indugiavano sulla strada intente a chiacchierare, di cui due senza la prescritta mascherina. Entrambi cittadini di Lonate Pozzolo, passeggiavano insieme al loro cane, ma una volta fermati, alla richiesta degli agenti di fornire le proprie generalità, si rifiutavano, allontanandosi verso la famosa piazzetta, indifferenti alle richieste insistenti degli agenti di arrestarsi. Gli agenti chiamavano supporto e solo dopo averli praticamente seguiti per quasi un chilometro in attesa dei rinforzi procedevano al fermo, finalmente in condizioni di sicurezza tenuto conto dell’aggressività potenziale del cane. A questo punto, le due persone dichiaravano anche false generalità per eludere i controlli. Così, al termine delle procedure di rito, per i due cittadini, scattava la denuncia per rifiuto di fornire le proprie generalità e false dichiarazioni a pubblico ufficiale, oltre alla sanzione per omesso uso della mascherina in luogo pubblico.

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