A Saronno ci siamo smarcati dalla Ciceroni non da Airoldi

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Per il nostro gruppo di Azione Saronno, nato solo a fine luglio scorso, è stata una campagna politica molto intensa, caratterizzata dal sostegno a un candidato sindaco, purtroppo escluso dal ballottaggio, e al suo programma, in cui ci eravamo pienamente riconosciuti.

Il risultato elettorale della lista di cui facevamo parte (insieme a Italia Viva, +Europa e Unione Italiana) è stato però, a nostro giudizio, fallimentare, considerando che, tutti insieme, non siamo riusciti a raggiungere il 3%, né ad avere nostri rappresentanti in consiglio comunale.

A seguito del primo turno, abbiamo dato da subito il nostro pieno assenso ad un possibile apparentamento a sostegno di Airoldi sindaco, a patto che questo non comportasse un’alleanza con forze politiche da noi distanti; anche in questo caso, le cose non sono andate come previsto, vista la decisione di Airoldi di negare l’apparentamento con le nostre liste e di favorire, invece, l’alleanza con Obiettivo Saronno, lista di cui non abbiamo apprezzato i giudizi a prescindere ostili verso la politica e uno stile spesso troppo simile a una certa retorica populista.

Da qui, la nostra decisione di smarcarci dalla scelta (in sé coerente) della lista civica ConSaronno, di Italia Viva e di +Europa di accordarsi comunque per un appoggio esterno con Airoldi.

Venendo ora all’attualità, siamo contenti di vedere oggi nettamente sconfitta la coalizione di destra a trazione leghista, che a nostro giudizio ha mal governato Saronno e che si appoggia su valori molto distanti dal nostro modo di vedere la politica. Abbiamo ora il dovere di avviare un vasto piano di comunicazione per far conoscere meglio e più diffusamente le idee di Azione.

Ci risulta infatti una scarsissima conoscenza da parte degli elettori degli obiettivi e del programma di Azione, così come della figura del suo fondatore, Carlo Calenda. Inoltre, anche tra coloro che conoscono Calenda, molti non collegano le sue idee al simbolo di Azione.

Al termine di questa tornata elettorale, dedicheremo quindi tutti i nostri sforzi a promuovere le nostre idee e i nostri progetti, rivolgendoci in primis a quei 7.125 cittadini Saronnesi che hanno deciso di votare NO al referendum del 20 e 21 settembre, in coerenza con la posizione da noi sostenuta in assoluta solitudine.

Azione intende posizionarsi in quello spazio politico, oggi scarsamente presidiato, costituito da chi non si riconosce nelle proposte e nelle ricette sovraniste e populiste. Si tratta di un obiettivo complesso e faticoso da raggiungere, un percorso – per usare le parole che Calenda ci ha rivolto durante un incontro a Milano con tutti i referenti lombardi – simile a una maratona, da affrontare con costanza, guardando all’obiettivo finale e non a immediate gratificazioni, con un atteggiamento serio e pragmatico.

A Saronno, rimane infine da approfondire e interpretare anche il dato di affluenza alle urne piuttosto basso registrato nel secondo turno.

Ad ogni modo, non mancheremo di dare il nostro contributo alla città, con proposte e solleciti, preparandoci così ai prossimi appuntamenti politici, nei quali speriamo di poter svolgere un ruolo da protagonisti, con il nostro simbolo e con le nostre idee.

Il gruppo di Azione Saronno

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