A Vanzaghello la Giöbia entra a scuola per bruciare tutti i cattivi pensieri del 2020

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VANZAGHELLO – Torna oggi, giovedì 28 gennaio, a Vanzaghello la secolare tradizione della Giöbia, una festa molto popolare in cui l’ultimo giovedì del mese di gennaio vengono accesi grandi falò nelle piazze e bruciata la Giubiana, un grande fantoccio di paglia vestito di stracci, per scacciare l’inverno e lasciare il posto al risveglio primaverile, allontanando i guai dell’anno passato (mai tanti come nell’ultimo…). Nonostante l’emergenza sanitaria e le misure restrittive, l’Amministrazione comunale in collaborazione con il Centro Anziani, da sempre promotore di questa iniziativa, non ha rinunciato a questa usanza. Così questa mattina una Giöbia realizzata dalle mani sapienti e dalla volontà paziente dei nonni del Centro Anziani (nella foto) è stata collocata nel cortile della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado.

Tradizione confermata grazie al Centro Anziani

Tutti gli alunni sono stati chiamati a compiere un gesto simbolico: deporre in uno scatolone tutti i pensieri cattivi e le difficoltà collegate all’anno appena trascorso, sperando che l’inverno li porti via con sé. Nessuna manifestazione pubblica né il tradizionale rogo in piazza Pertini, ma l’Amministrazione si è detta sicura che, attraverso la creatività e l’inventiva degli alunni, si riuscisse a rinnovare lo spirito irripetibile e singolare di questa tradizione. Un ringraziamento speciale al Centro Anziani e a tutte le insegnanti dei locali plessi scolastici che hanno aderito con entusiasmo ad una fra le usanze più singolari della nostra cultura popolare.

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