A Varese la spesa è “sballata”. Il progetto per ridurre la plastica nei supermercati

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VARESE – «Salvare il pianeta può sembrare un’ipotesi impossibile e certamente non nelle mani dei singoli individui, ma ognuno può fare la differenza con dei piccoli gesti quotidiani». Ecco allora che la Fondazione Cariplo finanzia il progetto “Spesa Sballata” della Cooperativa Totem, Provincia di Varese, Green Schools e del Comune di Varese per promuovere gli acquisti senza imballaggi usa e getta e ridurre lo spreco di plastica.

La plastica che distrugge il pianeta

Parte la sperimentazione del progetto Spesa sballata, partito nel febbraio 2020 e che si concluderà nell’aprile 2021. Una sfida per ridurre l’utilizzo di plastica monouso nella nostra quotidianità, promuovendo in particolare gli acquisti senza imballi usa e getta.

I danni che la plastica monouso provoca sull’ambiente circostante e sulla vita degli animali che lo vivono sono ormai ben noti, così come la consapevolezza che quel materiale che usiamo per pochi minuti può rimanere per secoli in circolo nel pianeta. Il riciclo aiuta certamente ad affrontare il problema, ma non basta, visto che gran parte della plastica usa e getta finisce in discariche, inceneritori o dispersa nell’ambiente. 

Spese senza imballaggi

Ecco allora che la Fondazione Cariplo decide di prendere posizione per incentivare le pratiche di riduzione e riuso e anticipare la strategia dell’Unione Europea che entrerà in vigore nel luglio 2021 contro le plastiche monouso. E per farlo finanzia il progetto “Spesa sballata”, nel bando Plastic challenge 2019, che vede come capofila la Cooperativa Totem in partnership con Provincia di Varese – Osservatorio Provinciale Rifiuti e Green Schools, Scuola Agraria del Parco di Monza e Comune di Varese. Quattro attori da tempo sensibili ai temi ambientali.

Gli obiettivi del progetto sono innanzitutto l’incremento sul territorio varesino delle cosiddette “famiglie sballate”: nuclei che intendono impegnarsi volontariamente nella riduzione dei propri rifiuti domestici secondo un decalogo di buone pratiche. Un’esperienza nata nel 2018 su spinta di Provincia di Varese e che oggi coinvolge 60 famiglie.

Il secondo intento è quello di sperimentare la “spesa senza imballo” in 9 punti vendita Carrefour e Coop. Qui le famiglie sballate potranno usare retine e contenitori riutilizzabili messi a disposizione dal progetto e portati da loro ai punti vendita, evitando così incarti usa e getta. Si punterà infine alla realizzazione di un evento pubblico plastic free con la partnership del Comune di Varese.

Ats dice che è sicuro

La sperimentazione è partita domenica 1 novembre, dopo un’attenta e proficua collaborazione con Ats Insubria per la redazione delle linee guida sanitarie per acquisti in contenitori riutilizzabili, che garantissero, anche in tempo di Covid 19, il rispetto delle norme igienico-sanitarie insieme alle buone prassi ambientali. «Contrariamente a quanto spesso si ritiene e si comunica, gli imballaggi riutilizzabili sono assolutamente sicuri dal punto di vista sanitario. Tanto il monouso quando il riutilizzabile sono soggetti agli stessi principi, condizioni e pratiche di igiene: ma il riusabile, essendo in genere “personale”, diminuisce, anziché aumentare, l’evenienza di contagi dall’esterno», dicono dalla Provincia.

Dove fare la spesa imballata

Il progetto si sta realizzando grazie al sostegno e alla collaborazione di Coop Lombardia e Carrefour Italia, che hanno attivato 9 punti vendita per la sperimentazione, messo a disposizione contenitori idonei con logo di progetto realizzato dagli studenti del liceo artistico Candiani di Busto Arsizio e stanno accompagnando l’attività con i propri dipendenti e anche con buoni sconto rivolti alle famiglie partecipanti.

Ecco i punti vendita presso i quali le Famiglie potranno sperimentare la spesa sballata:

  • Coop di Busto Arsizio in viale Repubblica e viale Duca d’Aosta, Malnate, Varese, Laveno Mombello
  • Carrefour di Gallarate in viale Carlo Noè, Varese in via Sanvito Silvestro, Cocquio Trevisago, Tradate.

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