Del Balzo (+Gallarate): «Siamo noi il terzo polo alternativo al Pd e a Cassani»

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GALLARATE – Dopo la condivisione di alcune iniziative politiche negli scorsi mesi con Pd e Città è Vita, tutto lasciava supporre che il percorso naturale di +Gallarate fosse quello di confluire all’interno della coalizione di centrosinistra. E invece lo scorso sabato, alla presentazione della candidata sindaco Margherita Silvestrini (Pd), la lista civica guidata da Giulio Del Balzo spiccava tra gli assenti. La voglia di proporre qualcosa di nuovo, uscendo dagli schemi preconfezionati del bipolarismo classico, ha prevalso.
I candidati sindaci a Gallarate saranno dunque almeno tre
, perché +Gallarate ha deciso di proporsi come alternativa sia a Silvestrini sia al sindaco uscente Andrea Cassani. E così, in attesa di capire dove si posizioneranno i ferrazziani di “Libertà per Gallarate”, il Movimento5Stelle e la lista “Gallarate 9.9” di Rocco Longobardi, esce allo scoperto Del Balzo. Che dice: «Siamo noi il terzo polo».

Alternativi a Pd e Cassani

Non si può nemmeno parlare di rottura con il Pd, perché i contatti con +Gallarate si sono fermati allo stadio preliminare. «Il Partito democratico ha fatto la sua scelta e ce l’ha comunicata», spiega Del Balzo. «Noi invece stiamo lavorando a un percorso in autonomia che porterà a inizio anno a presentare una proposta innovativa per Gallarate. Coinvolgendo altre forze della città vogliamo offrire un’alternativa a chi non si riconosce né nel centrodestra a trazione leghista né nel Pd. Reputiamo che a Gallarate siano tante le persone che la pensano come noi e proprio a loro vogliamo rivolgerci con una proposta civica». Da +Gallarate sembrano essere sempre più convinti che presentare un candidato di marcata espressione del primo partito di centrosinistra non sia la strategia giusta per drenare voti all’elettorato di centrodestra che non si riconosce con l’attuale maggioranza. Dunque, si procede in autonomia. Anche perché, sottolinea Del Balzo, «seguire i partiti snaturerebbe il senso della nostra lista che da sempre antepone i contenuti ai simboli».

Gallarate al centro

Un percorso autonomo consente di non scendere a compromessi sulla visione strategica che si vuole proporre agli elettori. E il portavoce di +Gallarate sembra avere le idee molto chiare sulla direzione da prendere: «Il nostro approccio vuole essere fortemente innovativo, partendo dal recupero delle aree dismesse e dal ruolo centrale che può giocare Gallarate come polo di connessione tra l’Italia e la Svizzera, collegata a Malpensa in pochi minuti e a Milano Centrale in mezz’ora di treno. Vorremmo parlare di una città della Malpensa attraverso l’integrazione di servizi con i Comuni limitrofi, come se fossimo un unico polo. Perché i gallaratesi, intesi come le persone che vivono la città, sono infatti già oggi molti di più di quelli che hanno la residenza. Lanceremo inoltre un patto tra le generazioni, dove i giovani e gli anziani collaborano per porre le basi per il futuro, e punteremo su una vera partecipazione, con un’amministrazione che sia davvero in grado di ascoltare e coinvolgere».

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