Acque agitate a Dairago tra rimpasto in giunta e dietrofront dell’Anpi

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DAIRAGO – Acque agitate a Dairago, a cominciare dalla maggioranza che amministra il Comune. Lunedì prossimo, 14 novembre, è in programma un consiglio comunale in cui uno degli assessori della giunta Rolfi rassegnerà le dimissioni e sarà nominato un nuovo capogruppo, insieme alla surroga dell’assessore dimissionario che lascerà anche un posto vacante in consiglio comunale. Il rimescolamento in giunta e sui banchi del consiglio farà seguito a una settimana segnata dal dietrofront della sezione locale dell’Anpi, che prima ha invitato i capigruppo a tenere un breve discorso all’inaugurazione della nuova sede e poi, a poche ore dalla cerimonia, è tornata sui suoi passi.

Assessore-consigliere si dimette

Dei due assessori-consiglieri che formano la giunta (l’altro è il vicesindaco Emanuele Brumana) sarà Giovanni Luigi Caccia a gettare la spugna, dopo appena un anno dall’insediamento seguito alle elezioni del 2021. Il delegato alle associazioni, cultura ed eventi del paese lascerebbe il posto di assessore all’attuale capogruppo di Civica Dairago (nella foto in alto, i candidati della lista al completo), Nicolò Gatti; data l’incompatibilità dei due ruoli (assessore e capogruppo), si procederà alla designazione di un nuovo capogruppo consiliare, mentre in consiglio subentrerà a Caccia il primo dei non eletti, ossia Ilaria Cervellino, rimasta fuori un anno fa per una sola preferenza (26 contro le 27 dell’ultimo degli 8 consiglieri di maggioranza eletti, Fiorenzo Clementi).

Sulla scelta di Caccia non ci sono motivazioni ufficiali. Da più parti però, a cominciare dalle minoranze, si parla di insanabili dissapori tra l’assessore ora dimissionario e il sindaco, Paola Rolfi, in particolare sulla organizzazione del Palio in formato ridotto di due mesi fa, ma non solo. Per il diretto interessato, si tratta solo di «voci alimentate dall’opposizione – afferma Caccia – che non trovano alcun riscontro con la realtà e che smentisco categoricamente».

Capigruppo invitati a inaugurazione…

Altro scossone al paese dei murales lo ha assestato l’Anpi, con il repentino contrordine ai capigruppo sulla possibilità di intervenire alla inaugurazione della sede in via Rossetti Martorelli 4 di sabato scorso, 5 novembre. Una settimana prima Milvia Borin (UniAmo Dairago) e Federico Olgiati (Scelgo Dairago) erano stati invitati dal presidente della sezione locale dell’associazione partigiani, Luigi Albani, a leggere un breve intervento nel corso della cerimonia, al pari del sindaco e di altre autorità e ospiti presenti.

Tuttavia, il giorno dell’inaugurazione, appena 4 ore prima che questa avesse luogo, lo stesso Albani ha richiamato i due capigruppo per annullare la richiesta. Va detto che Borin è iscritta all’Anpi; quanto a Olgiati, è nipote di un prigioniero militare internato in un lager tedesco. Insomma, nulla lasciava presagire interventi inopportuni, di cui peraltro non era stata chiesta alcuna anticipazione. Inutile dire che i due capigruppo sono rimasti molto sorpresi e dispiaciuti dal dietrofront; Borin si è spinta più in là, dicendosi fortemente contrariata per essere stata «tacitata a priori».

…ma poi “zittiti”

Anche in questo caso, è stata tirata in ballo l’amministrazione di Civica Dairago. Qualcuno ha fatto due più due e ha concluso che l’annullamento dei discorsi dei capigruppo sarebbe stato deciso proprio da essa, per non dare spazio alle minoranze. A questo scopo l’amministrazione comunale avrebbe coinvolto anche Primo Minelli, presidente dell’Anpi di Legnano. Risultato: Albani ha fatto retromarcia, informando i capigruppo che non avrebbero più tenuto il loro discorso com’era stato previsto. Un comportamento che ha fatto storcere il naso, oltre ai diretti interessati, agli stessi iscritti dell’Anpi, mossi da intenti democratici e di libertà decisamente in contrasto con quanto avvenuto a Dairago.

Gatti (Civica Dairago): «Ricostruzioni prive di fondamento»

«Io non ho ricevuto nessuna telefonata che annullava un mio intervento, semplicemente perché non era previsto – afferma da parte sua il capogruppo di Civica Dairago, Nicolò Gatti – Da iscritto all’Anpi, trovo veramente poco rispettoso nei confronti di tale associazione e soprattutto nei confronti del suo presidente Luigi Albani queste ricostruzioni prive di fondamento. Tutti i componenti dell’associazione Anpi – aggiunge – sono stati soddisfatti della buona riuscita dell’iniziativa e hanno fatto a Luigi i complimenti per l’organizzazione».

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