Il direttore di Agesp Carraro scrive ai dipendenti: «Mai stato a pranzi illeciti»

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BUSTO ARSIZIO – “Io a quei pranzi non c’ero”. E’ questo in sostanza ciò che scrive Gianfranco Carraro, direttore di Agesp in una mail inviata ai dipendenti della municipalizzata. Carraro, diciamolo subito, è estraneo all’indagine Mensa dei poveri. Ma il suo nome accostato a quello di alcuni esponenti coinvolti nella maxi inchiesta della magistratura è spuntato in una frase, pronunciata, a quanto parrebbe, più di un anno fa da Paola Reguzzoni. Frase, che la leghista ha detto essere falsa, confermata da alcuni testimoni presenti nell’occasione in cui sarebbe stata pronunciata e oggetto (tra altre) di un querela per diffamazione. Non da parte di Carraro, ma di Caianiello e Gorrasi che, secondo le parole “incriminate”, avrebbero pranzato con il direttore della partecipata, il sindaco Antonelli e un non precisato imprenditore comasco per decidere in maniera illecita le sorti di Agesp.

Carraro, che ha visto il suo nome ripreso dalla stampa, ha quindi deciso di dare una spiegazione immediata direttamente alle persone che in Agesp sono alle sue dipendenze. E l’ha fatto scrivendo una mail in cui oltre a dichiararsi estraneo “a condotte assolutamente contrarie ai miei valori”, si dice “oltre modo basito”.

Sono infatti sconcertato e oltremodo basito nell’apprendere dalla stampa che avrei partecipato a riunioni con alcuni rappresentanti istituzionali e non, finalizzate a perpetrare condotte assolutamente contrarie ai miei valori.

Carraro ha anche voluto, in chiusura, ribadire e rassicurare che “quanto pubblicato non corrisponde, nella maniera più categorica al vero. Al di là dell’amarezza personale, dunque ribadisco la mia estraneità ai fatti descritti”, dichiarando infine di confidare che “la verità possa emergere nel più breve tempo possibile”.

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