Disastro del Vajont, ad Albizzate il racconto di una sopravvissuta 59 anni dopo 

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ALBIZZATE – Il 9 ottobre 1963 è una data indelebile nella storia contemporanea italiana; 1917 persone rimasero uccise a causa della frana che dal monte Toc precipitò nel bacino del torrente Vajont e tale caduta portò alla tracimazione dell’acqua e all’inondazione di diversi paesi tra Friuli e Veneto.
Albizzate vuole ricordare a 59 anni di distanza questo evento e ciò sarà possibile grazie alla collaborazione tra Volarte Italia e l’Assessorato alla Cultura: venerdì 30 settembre sarà infatti ospite Micaela Coletti, una sopravvissuta, che racconterà quei tragici momenti e come il territorio visse quei giorni e quali ferite ancora non sono totalmente rimarginate.

Il ricordo ad Albizzate 

Presente alla serata anche Francesco Martini, studioso che si occupa ormai da tempo della strage del Vajont, la cui guida sarà fondamentale affinchè questo evento possa essere compreso pienamente, indicando anche le cause che hanno portato a questa tragedia. Modereranno la serata Adelio Airaghi, presidente di Volarte Italia e il giornalista Silvestro Pascarella. Appuntamento in Sala Piotti, all’interno del municipio di Albizzate, alle ore 21.

Il teatro con l’Odissea 

La sera prima, giovedì 29 settembre, sempre in Sala Piotti, Pro loco di Albizzate e Valdarno Eventi propongono uno spettacolo teatrale che racconta la grande avventura del viaggio di Odisseo. La compagnia Akamora teatro ci accompagnerà in un viaggio incredibile.
Un viaggio che si muove all’interno del  poema epico, scegliendo la forma del teatro di narrazione, attraverso la rielaborazione  drammaturgica di tre diverse traduzioni.
Lo spettacolo non si limita a narrare le avventure di Odisseo, accorto, costante, divino, ma è arricchito da un percorso parallelo a quello che scaturisce dal racconto e dai personaggi che prendono vita; suggestioni ritmico-sonore, vocali  e musicali dal vivo rievocano atmosfere, avversari sconosciuti, forze occulte, sfide, mare, scoperte, terrori, nostalgie, ritorni.
Lo spettatore, viaggiatore assieme agli attori, vivrà l’emozione degli incontri più significativi:  la dea Calypso, il Ciclope, Eolo, Circe, la discesa nell’Ade, il cane Argo, la sfida contro i Proci, fino al commovente riconoscimento finale con Penelope. Due attori, raccontatori e musicisti si giostreranno lungo questo itinerario, attraverso la magia dell’incanto teatrale, per  una storia che tante volte è stata raccontata, ma forse mai vissuta così da vicino.
Questo spettacolo darà inizio ufficialmente alla festa del paese.

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