Alfredo Trentalange è il nuovo presidente degli arbitri: con lui il bustocco Alberto Zaroli

FIUMICINO – All’Hilton Rome Airport si è tenuta oggi, domenica 14 febbraio, l’assemblea generale elettiva dell’Associazione italiana arbitri. Il nuovo presidente nazionale dei fischetti tricolori è risultato Alfredo Trentalange in grado di superare con 193 voti a 125 (2 schede bianche) il “rivale” Marcello Nicchi che lascia così la presidenza dei direttori di gara dopo tre mandati. Della squadra di Alfredo Trentalange fa parte anche il bustocco Alberto Zaroli, storico dirigente locale che dopo due mandati in Comitato Nazionale a fianco del presidente uscente ha deciso di sposare la causa del cambiamento. Hanno preso parte all’assemblea anche Diego Carrara, presidente della sezione di Busto Arsizio, Vincenzo Tropea di Gallarate, Ignazio Colaninno di Legnano e Roberto Arcari  Farinetti di Varese, accompagnati dai delegati Marco Avellano (Busto) e Giuseppe Lattuada (Legnano).

Le prime parole del nuovo presidente

“Un grandissimo grazie a tutti coloro che hanno reso possibile la mia elezione, e un grazie speciale a Marcello Nicchi. Mi ha insegnato molte più cose di quelle che ci siamo detti. Glielo devo, perché il percorso che ha fatto è stato pieno di valori, di impegno, e quello che lui ha dato a questa associazione resterà per sempre nel mio cuore. Oggi proviamo a fare squadra. Voi siete l’Aia, vi prego di chiamarmi presidente solo se ci saranno dei problemi, altrimenti chiamatemi Alfredo. Qui possiamo condividere come una squadra, e confrontarci. Fuori siamo dei modelli per i più giovani, credo dobbiamo restituire ai giovani quello che gli altri ci hanno dato. Non è difficile, ce la possiamo fare. Siamo come alberi, possiamo perdere le foglie ma mantenere le radici. Possiamo cambiare le idee pur mantenendo intatti i principi”.

La scheda di Trentalange

Alfredo Trentalange è nato a Torino il 19 luglio 1957. Diventa arbitro di calcio a 15 anni, seguendo il percorso dalle giovanili piemontesi sino alle squadre dilettantesche. Nel 1989 esordisce in serie A arbitrando Maradona in un Napoli-Pisa. Arbitrerà in massima categoria 197 partite, diventando nel 1993 anche arbitro internazionale (70 presenze). Dismesso nel 1993 per raggiunti limiti di età, il torinese inizia la carriera dirigenziale nell’associazione. Dal 2009 al 2012 è stato Responsabile del Settore Tecnico dell’Aia ed è tuttora osservatore arbitrale Uefa.

La scheda di Zaroli

Alberto Zaroli è nato a Busto Arsizio il 17 ottobre 1965. Con il fischietto in mano arriva a dirigere gare di Interregionale, l’attuale Serie D, ma è da dirigente che Zaroli dà il meglio di sè. Storico vice presidente dei primi anni dell’era De Bernardi (nella foto – Aia Busto), viene scelto come presidente del Comitato Regionale Lombardo. Nicchi nota le sue doti manageriali e lo chiama a far parte del Comitato Nazionale, l’organo direttivo di tutti gli arbitri italiani. Dopo due mandati al fianco di Nicchi, sposa la causa di Trentalange e torna quindi in Comitato grazie all’alacre lavoro sul territorio.

Il discorso programmatico di Zaroli

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