All’Insubria torna la Notte dei ricercatori. «Per un futuro sostenibile e concreto»

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VARESE – Un notte da sempre importante, ma che quest’anno assume una rilevanza ancora maggiore. «Sarà la ricerca a salvarci e la Notte europea dei ricercatori 2020 vuole appunto puntare su un lavoro concreto per costruire un futuro sostenibile», dicono dall’università Insubria di Varese.

Sguardo al futuro per superare le sfide del presente

Guarda al futuro, un futuro da tutelare e costruire insieme, la Notte europea dei ricercatori 2020, proposta quest’anno in modalità online per l’emergenza sanitaria. L’Università dell’Insubria vi aderisce con un video inedito e un nuovo spazio web a cui il pubblico può accedere liberamente, a partire dal 27 novembre, per consultare e approfondire lo stato della ricerca dell’ateneo.

In questa edizione, l’iniziativa sostenuta dalla Commissione Europea fin dal 2005 promuove il ruolo della ricerca per affrontare la crisi nei settori riassunti nei 17 obiettivi di Sviluppo sostenibile (Sdgs) lanciati dall’Onu nel 2015 e inseriti nell’Agenda 2030, che è stata sottoscritta dai governi dei 193 Paesi membri ed è diventata simbolo di un cambiamento necessario attraverso azioni concrete.

La ricerca più importante che mai

«Quest’anno l’evento assume inevitabilmente un rilievo particolare perché l’emergenza sanitaria ha dimostrato l’importanza della ricerca e della collaborazione tra studiosi di tutto il mondo, per vincere le sfide presenti e future», commenta il rettore Angelo Tagliabue. «L’università ha la responsabilità, con la ricerca scientifica e con la didattica, di promuovere uno stile di vita più sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale e di fornire strumenti e risposte all’intera comunità».

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